Le auto elettriche sono, realmente, il futuro dell’Automotive? I dati lasciano trapelare una problematica evidente.
Le auto elettriche continuano ad essere spinte in modo evidente da incentivi statali ed ecobonus. Si tratta di un mercato ancora agli albori alle nostre latitudini, ma che ha preso piede in tantissimi Paesi al mondo. Del resto, le EV sono il prodotto di punta dell’industria cinese 2.0, proiettata a conquistare il mondo intero. A limitare la diffusione in Italia delle vetture alla spina sono, principalmente, due fattori.
Il primo è relativo al prezzo d’acquisto che, salvo clamorosi incentivi, rappresenta uno sproposito per un automobilista medio. Persino le utilitarie arrivano a costare cifre proibitive. Inoltre, in molte zone d’Italia, manca ancora una rete infrastrutturale di ricarica efficace. Sono ancora poche le colonnine e il prezzo dell’energia, dopo l’invasione russa in Ucraina, è aumentato a dismisura. Per molti le auto elettriche rappresentano le vetture del futuro, ma considerata la dead line del 2035 dovrebbe esserci un cambio di passo immediato.
Vi sono anche dei vantaggi al passaggio alla tecnologia elettrica, il bollo non si paga per i primi 5 anni di vita dell’automobile e poi è ridotto del 75% nei successivi 5 anni. In alcune regioni d’Italia, come la Lombardia e il Piemonte, l’auto alla spina è esente dal pagamento del bollo per sempre. I pro ci sono, ma l’energia nel Belpaese, dopo l’invasione russa in Ucraina, è schizzata alle stelle. L’assicurazione per gli acquirenti delle EV è che non hanno bisogno del cambio dell’olio, del liquido refrigerante, dei filtri e di altri componenti di consumo delle autotermiche. Date una occhiata ad una storia particolare legata al driver della Ferrari, Charles Leclerc.
A creare un certa perplessità per coloro che si approcciano all’acquisto di una vettura elettrica è l’autonomia. Se le auto a benzina e diesel continuano ad avere problematiche connesse alla crescita dei prezzi del petrolio, per le vetture elettriche il risparmio è notevole. Secondo i dati di Vaielettrico.it il costo di una ricarica privata, in media, è fissato intorno ai 22 centesimi al kWh. Il prezzo reale pagato può variare, a seconda del gestore e del tipo di contratto, ma è più stabile delle tariffe pubbliche.
Generalmente si va da un minimo di 30 centesimi fino ai 79 della rete super-fast Ionity. Nel caso della berlina della Hyundai il costo è di 3 euro e 23 centesimi per un consumo di 13,4 kWh. Il consumo di una Tesla Model 3, invece, è di 15,1 kWh per 100 km, ovvero 3,32 euro. Un risultato ottimo, viste le emissioni basse dell’auto di Cupertino. Per le Tesla si può attribuire un costo preciso anche per la ricarica pubblica, usando i Supercharger riservati: 4,98 euro per fare 100 km. Si tratta di una cifra, veramente, conveniente. Completa il podio l’efficiente MINI Cooper SE con 15,6 kWh per i fatidici 100 km, con una spesa di 3,43 euro.
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