Per risparmiare sulle spese di ristrutturazione del bagno è possibile approfittare delle detrazioni concesse dai Bonus edilizi.
In fase di dichiarazione dei redditi occorrerà inserire le spese da portare in detrazione per ricevere il rimborso IRPEF. Tra queste spese rientrano anche quelle affrontate per la ristrutturazione di un bagno.
Arriva per tutti i proprietari di immobili il momento in cui si deve ristrutturare il bagno. Prima di procedere ci sono alcune indicazioni chiave da conoscere trattandosi di un intervento edilizio molto delicato. Ogni modifica apportata inciderà su design, funzionalità, uso di uno degli ambienti più importanti della casa. Per una ristrutturazione impeccabile sarà fondamentale la scelta dei sanitari, l’installazione di una vasca o doccia, soddisfare le esigenze pratiche senza tralasciare l’aspetto del bagno.
Mobilio, specchi, luci, colore delle pareti e delle piastrelle, c’è tanto da decidere. Anche l’impianto di riscaldamento è un aspetto importante da valutare così come l’impermeabilizzazione di pareti e rivestimenti murali per evitare infiltrazioni d’acqua. Insomma, la cifra finale della ristrutturazione sarà elevata, stimiamo dai 5 mila euro in su in base alla grandezza dell’ambiente. Come recuperare parte della spesa?
Per poter accedere alle detrazioni gli interventi di ristrutturazione del bagno devono rientrare in una categoria tra manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, interventi per il risparmio energetico e adeguamento degli impianti. Dal rifacimento con la sostituzione di impianti idraulici e sanitari alla sostituzione della pavimentazione e del rivestimento, dalla modifica della distribuzione degli spazi interni alla realizzazione dei servizi igienici. Dal rinnovo di parti strutturali all’installazione di impianti idraulici a risparmio energetico fino alla messa in sicurezza di impianti elettrici e idraulici.
Tutti questi interventi e gli altri ammessi alla detrazione dovranno essere avvallati da una documentazione attestante la spesa effettuata con mezzi tracciabili. Il contribuente dovrà conservare le fatture delle spese, le ricevute dei bonifici parlanti specifici per la ristrutturazione edilizia o la riqualificazione dell’immobile completo di riferimento di Legge. Inoltre dovrà avere la comunicazione preventiva all’ASL di competenza territoriale (se necessaria) e il titolo abilitativo (CILA o SCIA in base agli interventi).
Di fondamentale importanza, poi, la comunicazione all’ENEA per l’utilizzo dei Bonus casa con lavori di riqualificazione energetica. A quanto ammontano le detrazioni? Al 50% in caso di Bonus Ristrutturazioni con spesa massima per il 2024 di 96 mila euro e fino al 65% per l’Ecobonus con detrazione in dieci quote annuali. Servirà l’asseverazione, la comunicazione ENEA e la copia di certificazione energetica.
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