Percepisci la NASpI? Hai diritto a delle agevolazioni per il rimborso 730

Anche i percettori di NASpI possono inviare la Dichiarazione dei Redditi tramite Modello 730. Per tale categoria di contribuenti ci sono dei benefici.

La Dichiarazione dei Redditi può essere presentata in vari modi. Uno di essi è il Modello 730.

modello 730 e naspi
Chi percepisce la NASPI può presentare il Modello 730 (cityzen.it)

Si tratta del metodo preferito da coloro che possiedono un sostituto d’imposta, perché permette di gestire in maniera semplice e immediata gli eventuali importi da rimborsare oppure da versare.

Se si ha un sostituto d’imposta (come il datore di lavoro o l’INPS, per i pensionati), i crediti a cui si ha eventualmente diritto vengono accreditati automaticamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Allo stesso modo, un debito viene trattenuto dal sostituto direttamente dallo stipendio o dalla pensione.

Per i contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta, invece, è disponibile il Modello Redditi Persone Fisiche. In tal caso, se emerge un credito, si può scegliere di compensarlo per pagare le altre imposte oppure può essere richiesto il rimborso all’Agenzia delle Entrate, che provvede a pagare le somme tramite IBAN o assegno vidimato.

Se, invece, dalla dichiarazione risulta un debito, il contribuente deve pagare l’importo dovuto tramite il modello F24, entro il 30 giugno, per il saldo e il primo acconto, ed entro il 30 novembre, per il secondo o unico acconto.

Per i percettori di NASpI, esistono specifiche regole per il rimborso 730. Vediamo secondo quali modalità viene erogato.

Modello 730 per i titolari di NASpI: quali sono i vantaggi?

I disoccupati che ricevono l’indennità NASpI possono presentare la Dichiarazione dei Redditi tramite Modello 730, perché l’INPS agisce come sostituto d’imposta.

dichiarazione dei redditi e naspi
I percettori di NASPI hanno dei vantaggi con il 730 (cityzen.it)

Questo vuol dire che hanno diritto a ricevere eventuali rimborsi secondo le stesse modalità previste per i lavoratori dipendenti e, dunque, le somme saranno accreditate direttamente sull’indennità.

Si tratta di un vantaggio significativo, perché indicare l’Istituto di Previdenza (ossia l’Ente che eroga il sussidio di disoccupazione) come sostituto d’imposta vuol dire ricevere le somme a credito in maniera più veloce e gestire in modo più semplice le proprie finanze.

È, però, necessario verificare che nel mese in cui è fissato il pagamento del rimborso il contribuente percepisca ancora la NASpI, perché altrimenti dovrà inviare una dichiarazione rettificativa per cambiare la modalità.

Per questo motivo, in molti scelgono il Modello 730 senza sostituto d’imposta oppure il Modello Redditi Persone Fisiche e ricevono l’accredito dall’Agenzia delle Entrate.

Per evitare inconvenienti, è essenziale ricordare tutte le scadenze. Nel dettaglio, il Modello 730/2024 precompilato o ordinario va presentato entro il 30 settembre, mentre il Modello Redditi Persone Fisiche 2024 entro il 15 ottobre.