Non hai pagato le tasse? Arriva lo ‘sconto’ dallo Stato, la novità che fa felici i contribuenti

Si attende la definizione degli ultimi dettagli e poi il dlgs per la revisione delle sanzioni a chi non paga le tasse diventerà definitivo.

Il decreto legislativo per la revisione del sistema sanzionatorio tributario è un passaggio molto importante che avvicina l’Italia agli altri Paesi europei.

tagli sanzioni tributarie per chi non paga le tasse
Arrivano i tagli alle sanzioni tributarie, contribuenti felici – Cityzen.it

Lo Stato prevede “sconti” alle multe e quindi minori introiti, ma è anche vero che si spera in una maggiore adesione da parte dei contribuenti, proprio perché le sanzioni saranno più basse. Andiamo più nel dettaglio per capire cosa comporterà questa nuova misura.

“Punizioni meno severe” per chi non paga le tasse, ecco cosa prevede il nuovo decreto legislativo in dirittura d’arrivo

Compaiono interessanti novità nella Relazione Tecnica allegata al decreto che permettono di capire la portata della misura che va di fatto a tagliare le sanzioni per chi non paga le tasse, omette la dichiarazione dei redditi e altre mancanze fiscali.

Finisce, di fatto, quella che era chiamata “l’era delle maxi multe”; lo scopo è ovviamente non di favorire l’evasione fiscale ma di aumentare l’adesione volontaria agli adempimenti, senza il timore di sanzioni altissime. Ecco una sintesi di cosa prevede il decreto legislativo:

  • per chi non presenta la dichiarazione dei redditi o dell’Irap oppure la dichiarazione del sostituto d’imposta, la multa sarà del 120% anziché del 240% previsto ora;
  • decurtazione prevista anche per dichiarazione infedele, dove si passa da 90-180% al 70%;
  • per l’omessa registrazione degli atti la multa potrà variare dal 45% al 120% della somma dovuta;
  • per gli atti non presentati o negati durante un’ispezione si pagherà tra i 250 e i 2 mila euro.
  • disallineamenti sulla dichiarazione di successione saranno multati tra i 250 e i 1000 euro. Stessi importi per le dichiarazioni infedeli;
  • da150 a 500 euro le sanzioni previste per omissioni nelle successioni, se l’imposta di bollo è assente la multa sarà maggiorata dell’80%.
  • chi si mette in regola con la rateizzazione dopo aver evaso non rischierà la confisca dei beni, che verrà comunque ulteriormente limitata ai casi più gravi.
  • Se però la violazione è molto grave e soprattutto se si è di fronte a reiterazione, il contribuente rischia multe raddoppiate.

Il decreto porta novità anche sul fronte partite Iva: si pensa a un tetto massimo del 60% come sanzione su quanto dovuto, inoltre chi non versa l’Iva per cause di forza maggiore non rischierà più il penale.

In generale, se il contribuente dimostra di avere grave situazione economica e/o di sovraindebitamento potrà avere “punizioni meno severe” sul mancato pagamento delle imposte.

Un cambiamento importante, dunque, che ci avvicina di più alle medie europee, che riguardo alle sanzioni tributarie si attestano al 60%, una percentuale molto distante da quelle attuali italiane, che sono del 240%.