Pensione anticipata a 64 anni: per i nati in quest’anno fortunato ci sono due vantaggiosi strumenti

I soggetti che sono nati tra il 1959 e il 1960 e che, dunque, hanno 64 anni di età, hanno a disposizione due validi metodi per accedere al pensionamento anticipato.

Non tutti i lavoratori devono necessariamente raggiungere 67 anni di età per poter andare in pensione. C’è, infatti, anche chi ci riesce con soli 64 anni, con ben tre anni di anticipo. Bisogna, però, possedere un particolare requisito contributivo e, quindi, aver lavorato per un bel po’ di anni.

pensione a 64 anni
Si può smettere di lavorare anche a 64 anni (cityzen.it)

La possibilità di andare in pensione prima è concessa anche ai sessantaquattrenni che ricadono nel sistema contributivo puro (ossia che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996), a patto che possiedano almeno 20 anni di contributi e che maturino una pensione pari almeno a tre volte l’ammontare dell’assegno sociale (ossia 534,40 euro al mese).

Vediamo, nel dettaglio, quali sono le condizioni per andare in pensione a 64 anni, cioè per chi è nato a cavallo tra il 1959 e il 1960.

Pensione a 64 anni: i due metodi per smettere di lavorare in anticipo

Chi ha 64 anni di età può andare in pensione subito se ha almeno 41 anni di contribuzione. Il primo strumento che ammette tale facoltà è la cd. pensione anticipata contributiva, per la quale sono necessari 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Tale metodo pensionistico è stato introdotto dalla Legge Fornero e rappresenta ancora una valida opzione per chi non vuole attendere la maturazione dell’età pensionabile e ha iniziato a lavorare molto presto.

pensione anticipata a 64 anni
Ci sono due opzioni per smettere di lavorare a 64 anni (cityzen.it)

Ma il nostro ordinamento consente di andare in pensione anche a coloro che hanno solo 41 anni di contributi e che ricadono nella categoria dei cd. lavoratori precoci, ossia coloro che hanno almeno 12 mesi di contributi accreditati prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Chi nel 2024 raggiunge i 64 di età può usufruire di tale strumento.

Si applica, però, una “finestra mobile” di 3 o 6 mesi, dalla maturazione dei requisiti della pensione. I lavoratori privati devono attendere tre mesi per l’accredito della prima rata della pensione, mentre i dipendenti pubblici devono aspettare sei mesi. Per Quota 41 precoci, inoltre, è necessario che il lavoratore viva in una situazione economica precaria o di disagio sociale, oppure sia caregivers da almeno 6 mesi di un familiare disabile grave o abbia un’invalidità civile pari o superiore al 74%. Non possono richiedere la pensione anticipata, infine, coloro che non hanno contributi accreditati prima del 1996, ossia i contributivi puri.