Giovane fermata all’aeroporto, in valigia aveva qualcosa di macabro

Una giovane donna è stata fermata in aeroporto, quello che hanno scoperto gli agenti di sicurezza è inquietante.

In aeroporto gli addetti alla sicurezza si trovano spesso di fronte a situazioni di pericolo, e anche a qualche episodio strampalato.

donna viaggia con oggetto macabro in valigia
Una donna nascondeva in valigia un oggetto macabro – Cityzen.it

Oggi arriva la storia di una giovane che è stata fermata perché in valigia aveva un oggetto molto particolare. Inizialmente alla donna è stato impedito di proseguire il viaggio e ha dovuto subire un lungo interrogatorio.

Una donna viene fermata dagli addetti alla sicurezza dell’aeroporto, ecco cosa nascondeva in valigia

La vicenda molto particolare che ha coinvolto una giovane donna e il suo “prezioso carico” arriva dalla Nuova Zelanda.

donna in aeroporto con organo in valigia
La donna fermata all’aeroporto teneva il suo cuore in valigia – Cityzen.it

Mentre effettuava un viaggio, Jessica – questo il nome della protagonista della storia – è stata fermata per un controllo di routine. Come sappiamo la sicurezza negli aeroporti è sempre più attenta in ogni angolo del mondo dopo l’attentato alle Torri gemelle avvenuto nel 2001.

Ebbene, Jessica aveva un “compagno di viaggio” molto speciale, ovvero il suo vecchio cuore. La ragazza ha spiegato di aver subito un trapianto qualche anno prima e che poi i ricercatori le hanno reso il suo ex organo. La volontà della giovane era di portarlo con sé nella sua nuova casa, “seppellirlo” e piantare un albero in suo ricordo.

Possiamo facilmente immaginare l’iniziale preoccupazione degli agenti, ma anche come mai i controlli sono stati accurati. La giovane ha dovuto ovviamente dimostrare che l’organo era di sua proprietà e non deve essere stato facile.

Il cuore, avvolto in una busta di plastica sottovuoto, avrebbe potuto inoltre essere veicolo di virus o batteri, ecco perché le Autorità hanno voluto indagare più a fondo.

Una volta accertata la non pericolosità dell’organo ormai non più vitale, la donna è stata lasciata libera di proseguire nel suo viaggio e di portare a destinazione il suo cuore.