Manutenzione caldaia: non aspettare, rischi una multa salatissima

Quali sono alcuni aspetti da approfondire riguardo la manutenzione della caldaia: occhio a questi punti da sapere

Quando si parla della manutenzione della caldaia si fa riferimento ad uno fra gli adempimenti obbligatori che la legge prevede, ed è dunque di assoluta rilevanza sapere gli obblighi a cui dover far fronte, ma anche a chi far riferimento, la cadenza con cui svolgerla e gli altri aspetti preziosi da conoscere per non correre il rischio di possibili sanzioni.

Manutenzione caldaia
Caldaia e manutenzione, a chi spetta e sanzione – cityzen.it

A prescindere dal tipo di caldaia che si possiede, ovvero ad esempio a gas naturale, GPL, elettrica o ancora pompa di calore, occorre svolgere i controlli della manutenzione che la legge prevede. In tal senso, la normativa di riferimento è quella legata al DPR numero 74/2013, con relativo aggiornamento (Decreto del 10.02.14 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico).

In primo luogo bisogna che ad occuparsi della manutenzione della caldaia siano esclusivamente tecnici specializzati ed abilitati, in conformità con quanto prevede il Decreto numero 37 del MISE, 22.01.2009, dove ad esser indicati sono i requisiti. Tutte le volte in cui viene eseguito un controllato sull’impianto, ad esser aggiornato sarà il libretto in dotazione della caldaia. In merito ai possibili interventi sulla caldaia, questi possono riguardare la manutenzione ordinaria oppure il controllo dei fumi di scarico.

Per quanto riguarda il primo, la manutenzione ordinaria, si lega al corretto funzionamento dell’impianto e dei vari componenti, tra cui anche la pulizia ed il controllo dell’efficienza. Si tratta di una attività che va fatta ad intervalli periodici, secondo le istruzioni tecniche d’uso e manutenzione fornite dall’installatore. Qualora non vi fossero queste indicazioni, è possibile far riferimento a ciò che prevede il manuale tecnico della caldaia. Ancora, qualora anche quest’ultimo non vi fosse, a valere possono essere le indicazioni e le modalità che le normative UNI indicano.

L’altro intervento riguarda il controllo dei fumi di scarico, che è importante per controllare che le emissioni dello strumento rispettiamo i limiti di gas inquinanti che si liberano nell’aria, secondo quanto prevede la legge. Oggetto di controllo è anche il tiraggio, ovvero la capacità di espulsione de fumi di scarico, cosicché non vi siano dispersioni pericolose in casa.

Manutenzione della caldaia, alcuni dettagli da sapere: a chi spetta e sanzione

In tema di manutenzione della caldaia, quando si parla di bollino si fa riferimento ad un codice numerico unico attestante il fatto che l’impianto funzioni in modo corretto e che sia a norma. Riguardo il colore, blu oppure verde, ciò che cambia è il soggetto che si occupa di rilasciarlo. Più nel dettaglio, è la Regione o Provincia a rilasciare quello verde per caldaia installate all’interno di comuni sino quarantina abitanti. Il bollino blu viene rilasciato all’interno dei centri con un numero di abitanti superiore ai quarantamila, da parte dei comuni.

Manutenzione caldaia
Manutenzione della caldaia, alcuni aspetti da sapere – cityzen.it

Rispetto alla periodicità dei controlli, è la legge a stabilirla e varia in base al tipo di alimentazione e potenza dello strumento. Qualora si trattasse di caldaia a metano GPL/gas la cui potenza termina fosse maggiore o uguale a 100 kW, ogni 2 anni, mentre nel caso della potenza termica fra 10 e 100 kW, ogni 4 anni. Bisogna tenere a mente che il controllo dei fumi viene previsto dalla legge soltanto circa gli impianti a combustione, quindi GPL/gas naturale, visto che i modelli elettrici non prevedono combustione del gas.

La manutenzione della caldaia è sempre obbligatoria, e non è sufficiente dichiarare o provare che l’immobile, per esempio, sia una seconda casa. Ciò, dal momento che, secondo legge, qualora nella seconda proprietà di abbia un impianto pienamente funzionante pur se disattivato, potrebbe venir riattivato in ogni momento. La sola casistica in cui non si sarebbe obbligati a svolgere i controlli di manutenzione riguarda l’impianto non funzionante o qualora vi sia stata l’apposizione dei sigilli sullo stesso.

L’obbligo di occuparsi della manunzteiozne spetta al responsabile dell’impianto, un termine che potrebbe far riferimento ai proprietari, ai conduttori qualora si trattasse di locazione, o ancora agli amministratori di condominio se si trattasse di impianti centralizzati. Nel caso in cui non si rispettasse legge vi sarebbe una sanzione, ovvero una multa salata che può andare fra 500 (minimo) e 3000 euro (massimo).

Questi, alcuni dettagli sintetici e generali sul tema, non esaustivi, che è bene ed opportuno approfondire presso esperti del campo per saperne di più, chiarire i propri dubbi e altri casi e situazioni, come ad esempio la manutenzione rispetto allo scaldabagno a gas, oppure in caso di locazione e così via. È bene consultare soggetti competenti in materia per accertare e conoscere tutti gli aspetti importanti da sapere, anche rispetto alla propria situazione.