L’emicrania potrebbe essere causata da un’alimentazione sbagliata. Vediamo quali prodotti vanno consumati in quantità limitata.
Può essere difficile eliminare determinati alimenti dalla propria dieta soprattutto se sono tra i prodotti preferiti da consumare ma a volte almeno una riduzione è necessaria per evitare problemi di salute.
Alimentazione e malattie sono collegate. Diversi studi hanno dimostrato come molti alimenti possano provocare problemi di salute. Il sale che alza la pressione, ad esempio, o gli zuccheri che scatenano il diabete. Pure l’emicrania potrebbe peggiorare in seguito al consumo di specifici cibi. Il mal di testa influisce negativamente sulla qualità della vita soprattutto quando acuto e prolungato. Spesso si deve ricorrere a farmaci per alleviarlo e a completo riposo.
Le cause e i sintomi sono varie e richiedono un approfondimento specialmente se l’emicrania torna frequentemente e in modo intenso. Parliamo di un dolore tensivo localizzato su un lato della testa, pulsante da moderato a grave. Può essere scatenato dalla mancanza di sonno, dalla fame, dai cambiamenti del tempo, dallo stress, dall’eccessiva stimolazione dei sensi oppure da cibi che si sono assunti.
Quali sono gli alimenti più comuni che scatenano l’emicrania
A scatenare l’emicrania la caffeina se consumata eccessivamente. Allo stesso modo un’astinenza improvvisa può provocare il dolore. Tè, caffè, coca cola contengono caffeina e il consumo va limitato, dunque, per evitare problemi di salute come l’emicrania. Anche l’alcool può provocare mal di testa a causa della presenza di composti come l’istamina e i congeneri.
Stesso discorso per la tiramina, un composto presente nel pesce affumicato, nei formaggi stagionati, nei fichi e nel vino rosso e per la fenilalanina contenuta nel pesce, nelle uova, nella carne, nei latticini, legumi, noci e semi. Sono le quantità a fare la differenza. Se si mangia troppo allora aumentano le possibilità che l’emicrania si scateni. Non sono alimenti, dunque, da togliere dalla dieta perché sono sani ma bisognerebbe limitarne il consumo se si nota che provocano mal di testa.
Altra causa scatenante potrebbe essere l’intolleranza alimentare. Nello specifico, chi è intollerante a soia e glutine è maggiormente predisposto al mal di testa. Si manifesterà circa 12 o 24 ore dopo l’assunzione. Può essere utile segnare su un taccuino il giorno di insorgenza dell’emicrania e il cibo consumato nelle 24 precedenti per poter capire con maggiore chiarezza quali alimenti potrebbero provocare il dolore. In questo modo sarà più semplice risalire alla causa e seguendo i consigli del medico curante sarà possibile risolvere il disturbo o quantomeno tenerlo sotto controllo.