In pensione nel 2024: cambiano i requisiti per il sistema contributivo, retributivo e misto

La Legge di Bilancio ha introdotto novità che modificano i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia in base al versamento dei contributi.

Il sistema previdenziale italiano prevede tre diversi sistemi di calcolo della pensione, retributivo, misto e contributivo. I requisiti per la pensione di vecchiaia sono diversi in base alla sistema di appartenenza.

Pensione di vecchiaia requisiti 2024
Una pensione tre opzioni (Cityzen.it)

In base all’anno dei primi versamenti contributivi si potrà accedere alla pensione soddisfacendo precisi requisiti. Le distinzioni da fare hanno come anni di riferimento il 1995 e il 1996. I lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1° gennaio 1996 e possono dunque vantare contributi maturati entro il 31 dicembre 1995 avranno una quota di pensione calcolata con il sistema retributivo e una parte (quella dal 1996) con sistema contributivo. Appartengono, dunque, al sistema misto e non subiranno penalizzazioni per la pensione di vecchiaia.

Diverso il caso dei dipendenti ex INPDAP e la scelta di pensionamento anticipato. Subiranno, infatti, un taglio dell’assegno e dovranno anche attendere una finestra mobile (periodo di tempo che trascorre tra il momento in cui i requisiti vengono maturati e il pagamento del primo rateo pensionistico) prima di dirsi in pensione. E per i contributivi puri? C’è una notizia positiva.

In pensione di vecchiaia, requisiti a confronto

La pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni di età e con venti anni di contributi e la decorrenza sarà immediata, dal primo giorno del mese successivo all’inoltro della domanda. I contributivi puri possono accedere a questa pensione nel 2024 semplicemente raggiungendo l’importo minimo di 534,41 euro (quello dell’assegno sociale). Tale limite è stato ridotto rispetto al 2023 e concederà il pensionamento ad un maggiore numero di lavoratori.

Sistemi di calcolo pensionistici e requisiti
Le differenze tra sistemi di calcoli pensionistici (Cityzen.it)

Approfondiamo le differenze tra i diversi sistemi di calcolo iniziando da quello retributivo. La pensione è concessa a 67 anni di età e con 20 anni di contributi senza ulteriori paletti a chi ha minimo 18 anni di contributi maturati entro la fine del 1995. Si mantiene il calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2012, poi verrà applicato il calcolo contributivo.

Passiamo al sistema misto. Chi ha meno di 18 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 1995 manterrà il calcolo retributivo sui versamenti fino a quella data e vedrà applicato il calcolo contributivo per quelli successivi. Il pensionamento è concesso a 67 anni di età e con 20 di contributi. Infine il sistema contributivo. Stessi requisiti anagrafici e contributivi più la soglia minima di assegno pensionistico pari a 534,41 euro per chi perfezionerà il requisito di accesso alla pensione nel 2024. Chi aveva raggiunto i requisiti nel 2023 dovrà tener conto del vecchio limite ossia 801,615 euro.