Agevolazioni e invalidità al 75%: la lista dei bonus da chiedere nel 2024

Ai soggetti con invalidità civile al 75% spettano alcune agevolazioni ma non tutti sanno quali sono. Ecco l’elenco completo.

L’invalidità civile è un riconoscimento che riguarda i soggetti con menomazioni fisiche, intellettuali e psichiche e con una incapacità lavorativa.

Elenco delle agevolazioni invalidità 75%
Invalidità al 75%: quali agevolazioni spettano? (cityzen.it)

La legge italiana stabilisce una serie di tutele e agevolazioni in base al grado di invalidità prevista da una tabella che ne determina la percentuale. Lo scopo è garantire l’integrazione lavorativa e sociale.

Scopriamo cosa spetta in caso di invalidità al 75%.

Invalidità al 75%: ecco quali agevolazioni spettano

Per prima cosa bisogna precisare che per essere considerata invalida una persona deve essere riconosciuta come tale da una commissione medica dell’ASL territoriale. In pratica, si deve accertare la condizione di invalidità.

Agevolazioni e diritti invalidità al 75%
Elenco agevolazioni invalidità (cityzen.it)

Ecco l’elenco delle agevolazioni di cui ha diritto una persona con invalidità del 75%, purché abbia i requisiti di accesso:

  • ausili e protesi: riduzione della capacità lavorativa pari almeno a un terzo, ovvero al 33,33%;
  • esenzione ticket sanitario;
  • collocamento categorie protette: diritto previsto a partire da una invalidità superiore al 33%;
  • congedo per cure relative all’infermità e alla menomazione per un periodo non superiore ai 30 giorni all’anno;
  • contrassegno invalidi;
  • priorità nella scelta delle sedi di lavoro: diritto valido solo per i dipendenti pubblici;
  • assegno ordinario di invalidità: con almeno 5 anni di contributi di cui 3 versati negli ultimi 5 anni ed età superiore a 67 anni e stato di disoccupazione. L’assegno è cumulabile con i redditi di lavoro;
  • pensione di invalidità civile (il cui importo è di 333,33 euro erogati dall’INPS): età compresa tra 18 e 67 anni, disoccupazione o reddito derivante da attività lavorativa inferiore a 5.725,46 euro;
  • APE Sociale invalidi: 63 anni di età e 30 anni di contribuzione. Per le donne c’è uno sconto di un anno per ogni figlio;
  • pensione anticipata lavoratori precoci: 41 anni di contribuzione, svolgimento di mansioni usuranti, iscrizione alla previdenza obbligatoria prima del 1996 con almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età;
  • prepensionamento: accredito di due mesi di contributi figurativi ogni 12 mesi di lavoro, fino a un massimo di 5 anni.

A inizio paragrafo abbiamo detto che per ottenere le agevolazioni è necessario che l’invalidità civile sia riconosciuta come tale. Approfondiamo l’argomento.

L’iter per il riconoscimento dell’invalidità può essere attivato in autonomia inviando la domanda direttamente dal sito web dell’INPS oppure rivolgendosi ai patronati, sia per le prime visite sia per le revisioni.

Tuttavia, è necessario prima di tutto recarsi dal proprio medico curante e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo in cui sarà indicata la patologia invalidante e la relativa diagnosi. Il certificato medico introduttivo ha una durata di 90 giorni.

In seguito, il soggetto sarà chiamato davanti a una Commissione medica presso la ASL di appartenenza oppure presso i centri convenzionati INPS. Dopo la visita medica con esito positivo, alla persona sarà rilasciato un certificato in cui è indicata la percentuale di invalidità.