Che fine ha fatto “fleximan”? Al momento non se ne sa più niente, ma sono in arrivo interessanti novità inerenti gli Autovelox.
Molti ricorderanno senza dubbio la storia di fleximan, il “Robin Hood degli automobilisti” che ha abbattuto almeno 13 autovelox nel Nord Italia, e alla fine un uomo è stato catturato e ritenuto colpevole.
Non si sa se fleximan abbia agito da solo o con altri complici, ma di fatto è riuscito – seppur agendo contro la Legge – a far puntare i riflettori su una questione annosa: i rilevatori di velocità usati da molti Comuni “per far cassa”.
L’argomento era comunque già ben noto e l’insoddisfazione degli automobilisti altrettanto nota; infatti spesso le multe emesse a seguito della rilevazione di un Autovelox sono risultate di dubbia utilità e anche di dubbia legittimità. Ma adesso qualcosa sta fortunatamente cambiando.
Multe degli Autovelox “mai più” con le nuove disposizioni del Governo, ecco di che si tratta
È stato approvato il cosiddetto Decreto Autovelox, che di fatto va a modificare l’art. 42 del Codice Stradale che riguarda i dispositivi per il rilevamento della velocità, sia mobili che fissi.
Che l’Autovelox sia uno strumento utile a disincentivare la velocità eccessiva nessuno lo mette in dubbio. Ma siccome deve ovviare a questo compito, e non a “tradire con agguati” gli automobilisti, il Governo ha deciso di chiarire definitivamente la questione.
Da adesso in poi gli autovelox dovranno essere sempre e chiaramente visibili, distanziati tra loro, e tolti da quelle casistiche in cui sia possibile contestare la violazione immediatamente.
Tra le altre cose, si prevedono “distanze minime anche per i tratti stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre che distanze minime tra gli stessi autovelox“. Ci dovrà anche essere un’adeguata distanza (1 km) tra il segnale del limite di velocità e l’Autovelox, così da dare tempo all’automobilista di rallentare, senza però effettuare frenate brusche che paradossalmente aumentano i rischi di sicurezza stradale.
Gli autovelox non potranno essere messi ovunque, ma dovranno essere collocati nelle strade notoriamente pericolose e ad alto rischio di incidenti stradali, o dove il limite di velocità è particolarmente basso per cause specifiche (ad esempio vicino alle scuole o in strade strette e con abitazioni a ridosso).
In città non sarà possibile imporre sanzioni per limiti inferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto ma servirà la contestazione immediata.
Infine, ma non da ultimo, nel Decreto Autovelox si specifica anche che dovrà essere limitato l’uso degli Autovelox collocati nei veicoli in movimento e che questa modalità dovrà essere utilizzata solamente nel caso in cui non sia possibile collocare fisicamente il rilevatore di velocità.
È questa la sintesi del Decreto Autovelox, che però contiene norme molto interessanti, e soprattutto eque. Si spera che le nuove regole eliminino di fatto quelli che sono gli Autovelox selvaggi, che la sicurezza stradale sia garantita ma al tempo stesso anche i diritti degli automobilisti, che non sono dei “bancomat” utili a far quadrare i bilanci comunali.