Invalidità civile, cambia tutto: ottenere l’assegno INPS e le agevolazioni non è mai stato così facile

Il nuovo Decreto Disabilità ha introdotto delle importanti modifiche alla procedura di riconoscimento dell’invalidità. Cosa cambia?

Il Governo ha approvato il decreto attuativo della Delega sulla disabilità.

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Il Governo ha modificato le regole per il riconoscimento dell’invalidità civile (cityzen.it)

La misura prevede delle nuove modalità di valutazione della condizione sanitaria di coloro che presentano richiesta per il riconoscimento dell’invalidità civile e consente a coloro che hanno gravi patologie di ottenere le prestazioni sociali, sanitarie e assistenziali in maniera molto più celere.

L’obiettivo del provvedimento, infatti, è di garantire la piena tutela dei diritti delle persone con disabilità.

Una delle novità più significative riguarda il procedimento di riconoscimento dello status di invalido da parte dell’INPS e l’introduzione del principio dell'”accomodamento ragionevole“. Scopriamo in cosa consistono e in che modo incideranno sull’assegnazione delle agevolazioni e dei benefici spettanti ai disabili.

“Accomodamento ragionevole” e “progetto di vita”: i pilastri del nuovo Decreto disabilità

Attualmente, per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile bisogna presentare domanda all’INPS, allegando un certificato medico rilasciato da professionisti del Sistema Sanitario Nazionale, e sottoporsi a un’apposita visita dinanzi a una Commissione medica INPS.

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Ci saranno nuove misure a tutela dei disabili (cityzen.it)

Il decreto attuativo della Delega sulla disabilità stabilisce nuove modalità del procedimento valutativo della condizione del richiedente. In particolare, la procedura dovrà servire alla verifica della situazione clinica e delle menomazioni fisiche e mentali, all’identificazione dei deficit che ostacolano lo svolgimento delle normali azioni quotidiane da parte del paziente, all’individuazione delle misure di sostegno necessarie per incrementare la mobilità e l’autonomia del malato, alla valutazione delle conseguenze delle menomazioni sulla vita sociale e lavorativa e alla determinazione del livello di necessità di sostegno (lieve, medio, intensivo, elevato o molto elevato).

Tali accertamenti andranno effettuati sulla base di criteri internazionali e, alla fine, al richiedente verrà rilasciato un certificato di disabilità. Tale documento soppianterà tutte le altre certificazioni.

Come abbiamo anticipato, il Decreto prevede anche un’altra importante novità: il concetto di “accomodamento ragionevole. Si tratta di una misura che ha come finalità la predisposizione di interventi diretti a rimuovere gli ostacoli per il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali ai soggetti con disabilità (ad esempio, la predisposizione di orari di lavoro flessibili, l’adattamento delle attrezzature o l’abbattimento delle barriere architettoniche).

I disabili, infine, potranno anche richiedere la definizione di un progetto di vita, predisposto sulla base di una valutazione multidimensionale, effettuata da vari professionisti (medici, assistenti sociali, rappresentanti scolastici, rappresentati dei servizi per l’inserimento al lavoro).

Il progetto di vita potrà prevedere anche benefici economici ed erogazione di servizi socio-sanitari. L’unica eccezione riguarda gli anziani non autosufficienti, per i quali non si applicheranno le nuove norme sulla disabilità, perché per tale categoria sono previste apposite tutele.