Anche il mutuo casa può essere detratto con il 730: corri a scoprire come accedere all’agevolazione

È consentito ottenere la detrazione delle spese relative al mutuo per la prima casa. Per i coniugi ci sono specifiche regole, ecco quali.

Attraverso la Dichiarazione dei Redditi è possibile portare in detrazione anche gli oneri e gli interessi dei mutui stipulati per acquistare la prima casa.

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Anche le spese per il mutuo possono essere detratte (cityzen.it)

In particolare, bisogna inserire la spese nel rigo E7 del Modello 730. La detrazione al 19% spetto entro un limite massimo di spesa di 4 mila euro e si applica sugli interessi passivi e gli oneri accessori che sono stati versati nel 2022.

Ad esempio, possono essere detratti i costi relativi alle somme pagate per le variazioni del cambio di valuta, gli oneri fiscali (come l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca), la penalità per l’anticipata estinzione del mutuo e le spese notarili, comprensive di onorario per la stipula del contratto di mutuo (non quelle per la compravendita) e dei costi sostenuti dal notaio per conto del cliente (per esempio, l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca).

Ma quali sono le specifiche condizioni per ottenere la detrazione IRPEF sul mutuo per la prima casa? Scopriamo cosa stabilisce la legge.

Detrazione spese mutuo prima casa: come si suddivide tra i coniugi?

Per il riconoscimento della detrazione fiscale del 19% sul mutuo stipulato per acquistare la prima casa, è essenziale l’intestazione del prestito.

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Requisiti per la detrazione delle spese del mutuo (cityzen.it)

A stabilirlo è l’art. 15 del TUIR. Nel caso di due coniugi, se il mutuo è cointestato, il beneficio va suddiviso al 50% tra entrambi. Solo in un’ipotesi le detrazioni relative agli interessi passivi sul prestito possono essere richieste da un solo coniuge: quando quest’ultimo è fiscalmente a carico dell’altro coniuge.

In caso contrario, la detrazione spetta esclusivamente all’intestatario del mutuo. L’art. 15, lettera b, del TUIR (D.P.R n. 917/1986), chiarisce che:

  • se il mutuo è cointestato ai due coniugi, ognuno di essi può beneficiare della detrazione, in relazione alla propria parte di interessi. In altre parole, il beneficio è suddiviso a seconda delle quote di partecipazione al mutuo;
  • se un coniuge risulta fiscalmente a carico dell’altro, è quello a carico che può ricevere la detrazione per entrambe le quote.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, sul proprio sito, specifica che, per fruire del beneficio fiscale  sono necessarie le seguenti condizioni:

  • il contribuente è intestatario del contratto di mutuo, possiede l’immobile (a titolo di proprietà oppure di un diverso diritto reale) e costituisce la sua abitazione principale;
  • il contribuente deve allegare le quietanze di pagamento degli interessi passivi, la copia del contratto di mutuo, la copia della documentazione dalla quale risultano i versamenti per le spese di realizzazione degli interventi edilizi.