Multa annullata di sicuro con il ricorso a costo zero, presentalo subito

L’automobilista che riceve una multa per un’infrazione stradale può fare ricorso e cercare di non pagare l’importo. Quanto costa l’operazione?

Ci sono dei casi in cui il ricorso ha costo zero ossia nessuna spesa a carico del ricorrente. Naturalmente l’automobilista dovrà avere le prove che la sanzione sia illegittima prima di chiedere l’annullamento.

Ricorso a costo zero per multe
Quanto costa il ricorso per multe stradali? (Cityzen.it)

Multe con errori considerate illegittime o legate ad un autovelox non idoneo alla normativa, capita più spesso di quanto si possa pensare che un cittadino riceva una sanzione che si può non pagare. Se così fosse basterà contestare la multa addebitata erroneamente avanzando ricorso. Le strade da percorrere sono diverse, alcune prevedono una spesa altre no.

Se si dovesse coinvolgere un avvocato, naturalmente, si potrebbe dover pagare più dell’importo stesso della multa. Rivolgendosi al giudice di pace, invece, si potrà avviare la contestazione entro 30 giorni dalla ricezione della sanzione con ricevuta del contributo più marca da bollo il cui importo cambia in base all’entità della multa.  Due strade con costi per l’automobilista che vuole avanzare ricorso. Come fare volendo spendere zero euro? Fortunatamente ci sono due alternative da conoscere.

Quando il ricorso è a costo zero: possibilità reale per i cittadini

Non bisogna necessariamente pagare per contestare una multa considerata illegittima. L’automobilista non ha costi da affrontare facendo ricorso diretto al Prefetto entro 60 giorni dalla data di notifica della sanzione. La procedura è completamente gratuita ma bisogna considerare una possibilità ossia che il Prefetto rigetti la contestazione se non ci sono abbastanza prove a sostegno della propria tesi.

Zero spese per contestare una multa
Zero spese per contestare una multa (Cityzen.it)

In questo caso procederà imponendo un’ingiunzione di pagamento al ricorrente che potrà anche essere di importo ben superiore rispetto a quello della multa. C’è da valutare correttamente, dunque, se la strada intrapresa è corretta specialmente se si hanno dubbi sulla legittimità o meno della sanzione. Il secondo caso in cui le spese sono pari a zero è la contestazione della multa in regime di autotutela.

Significa ricorrere all’Ente che ha emesso la multa per chiedere l’annullamento della stessa se considerata illegittima. La differenza con il ricorso al Prefetto è che nel caso in cui il ricorso debba essere respinto non possono essere chiesti pagamenti superiori all’importo della sanzione. Ma quali sono i motivi per cui inoltrare un ricorso? Ci deve essere un evidente errore nel verbale come, ad esempio, la notifica di una sanzione ad un soggetto estraneo alla violazione, la rinotifica di una multa che è stata già pagata in precedenza (occorrerà avere la ricevuta di pagamento), un errore nella trascrizione del numero della targa.