Trovate le cause dell’aumento dei tumori nei giovani, i dati scioccanti

Da alcuni studi emerge una terrificante correlazione tra PFAS e tumori, soprattutto nei giovani, Italia a rischio oltre alla regione Veneto.

Il caso della contaminazione delle acque che da almeno un decennio interessa la regione Veneto è solo il primo dato allarmante riguardante gli effetti nocivi dei PFAS sulla salute delle persone.

cause tumore nei giovani
Spuntano studi inquietanti sulle cause dell’aumento dei tumori tra i giovani – Cityzen.it

Il “caso Veneto” è tristemente noto, ma ciò non significa che nel resto del nostro Paese non stia accadendo qualcosa di simile.

Negli ultimi decenni sono aumentate considerevolmente le morti per malattie cardiovascolari, ictus e anche per neoplasie molto aggressive, e a farne le spese soprattutto i giovani. Nel caso dei cittadini veneti non si tratta, però, di cattive abitudini alimentari, ma di avvelenamento da PFAS.

Cosa sta succedendo in Veneto, perché sempre più giovani muoiono di tumore e perché tutti gli italiani sono in pericolo

Forse non tutti conoscono l’amara vicenda che ha colpito alcuni cittadini veneti, abitanti nella poi cosiddetta “area rossa”, dove già dal 2013 si è scoperta una contaminazione dell’acqua da PFAS, sostanze dannosissime per la salute dell’uomo.

correlazione tra pfas e aumento di tumori
È sempre più chiaro che i PFAS aumentano la mortalità nei giovani e non solo – Cityzen.it

Nelle province di Vicenza, Padova e Verona si scoprì che l’acqua era contaminata dagli PFAS e che quell’acqua era entrata nelle case di almeno 350 mila persone. Per anni la questione è stata “messa sotto al tappeto” fino a quando un gruppo di mamme ha deciso di far sentire la propria voce. Ad oggi si stimano più di 4 mila morti associate all’avvelenamento da PFAS.

Iniziati gli studi, si è scoperto che in una trentina di anni si sono verificate morti in eccesso, e alcuni ricercatori hanno scoperto che la causa era l’esposizione prolungata ai PFAS. Le sostanze chimiche, va detto, non si trovano solamente nelle acque delle città venete, perché è un problema che riguarda tutto il nostro Paese, l’Italia e il mondo intero.

Nonostante da anni si sappia che i PFAS possono compromettere seriamente la salute dell’uomo, queste sostanze non sono ancora vietate e circolano nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Alcuni studi hanno scoperto che si trovano già nella placenta e quindi che le madri “avvelenano” inconsapevolmente i propri figli. L’esposizione prolungata comporta un aumento esponenziale di malattie gravi e mortali, come infarti, ischemie e ictus e forme di cancro particolarmente aggressive.

Le mamme no PFAS, che hanno creato un gruppo per denunciare i fatti terribili avvenuti in Veneto, mettono però in guardia tutte le persone: “Tutti gli studi confermano il livello di tossicità di queste sostanze, che ormai sono presenti ovunque, dall’aria, all’acqua, a quello che mangiamo. Pertanto sosteniamo con forza la necessità di bandire la produzione e l’utilizzo delle PFAS, come intera classe di sostanze, a livello globale”. Affermano sulle loro pagine social.

Ma l’appello sembra destinato a passare inosservato, come sta succedendo da decenni, e le prospettive per la salute dei cittadini italiani non sono affatto rassicuranti.