In Umbria c’è una piccola Venezia: il borgo che incanta i turisti

Il turismo ha fatto rinascere un piccolo borgo umbro che è stato rinominato “la Venezia dell’Umbria”. Si chiama Rasiglia ed è a pochi chilometri da Foligno.

I piccoli borghi a rischio spopolamento possono rinascere. Ne è un esempio Rasiglia, una cittadina medievale che risale al XII secolo e che ha temuto di scomparire.

La piccola Venezia dell'Umbria
La piccola Venezia dell’Umbria (Cityzen.it)

L’urbanizzazione ha portato i cittadini lontani dai piccoli borghi immersi nella natura. La preferenza è verso i servizi a portata di mano piuttosto che verso la tranquillità e la pace offerta da cittadini lontane dal caos della città. Sempre meno persone vivono in paesini con poche strade, poca popolazione e meno agi.

Cercano le comodità, il lavoro ad un passo da casa, la palestra dimenticando le opportunità legate al vivere fuori dalla confusione e ai benefici sulla salute della natura. Nel frattempo questi splendidi borghi si spopolano sempre più rischiando di scomparire. Ecco perché negli ultimi anni sono nate le iniziative delle case a 1 euro, per spingere giovani e famiglie a riscoprire la bellezza della vita tranquilla poco distante dalla città. Anche il turismo può far rinascere un luogo, come accaduto per Rasiglia.

Rasiglia, il borgo Umbro rinato grazie al turismo

Rasiglia rischiava lo spopolamento. Inammissibile per un borgo così caratteristico e affascinante. Si è deciso di puntare sul turismo per far rinascere la località valorizzando il patrimonio locale. Il web è stato il complice perfetto per raggiungere l’intento. L’Associazione Rasiglia e le sue sorgenti ha lavorato duramente per promuovere il borgo e le sue bellezze aprendo un sito ben documentato che ben presto ha portato tante persone a conoscere Rasiglia, chiamata la Venezia dell’Umbria.

Rasiglia, gioiello dell'Umbria
Rasiglia, gioiello dell’Umbria Fonte FB Associazione Rasiglia e le sue sorgenti (Cityzen.it)

Ci sono torrenti che bordeggiano le case – da qui il paragone – che affascinano i turisti. Improvvisamente sono diventati così tanti che i cittadini hanno messo a disposizione i propri giardini per consentire di parcheggiare le auto e il sindaco ha accettato di utilizzare in via temporanea il campo di calcio per la sosta dei turisti. Più turisti ha significato l’apertura di un bar, un ristorante, un circuito turistico ispirato all’arte.

Rasiglia ha diverse chiese meravigliose tra le quali la piccola cappella per San Pietro e Paolo. Inoltre si sono creati collegamenti con altri Comuni tipici della zona come Bevagna. Montefalco e Colfiorito. Il borgo ha puntato anche sull’enogastronomia grazie alla produzione di un ottimo vino. Insomma, la rinascita di Rasiglia ha preso piede fino a contare oltre 12 mila turisti ogni fine settimana.