Poco più di una settimana e si potrà ritirare la pensione. L’INPS sta per pubblicare il cedolino sul sito ufficiale e si scopriranno alcune novità.
Il mese di giugno inizia con una festività. Il giorno 2 è la Festa della Repubblica ma cadendo di domenica non comporterà slittamenti nei pagamenti delle pensioni presso l’Ufficio Postale. Slitta la data del versamento, invece, per chi riceve il rateo sul conto corrente.
Come ogni mese l’INPS sta procedendo con la pubblicazione nell’Area personale MyINPS del cedolino della pensione prima che questa venga corrisposta in contanti presso un Ufficio Postale oppure versata sul conto corrente, sul Libretto Postale o sulla carta prepagata PostePay Evolution. In questi giorni i pensionati potranno conoscere l’importo che otterranno nel mese di giugno e finalmente per alcuni cittadini è arrivato il momento di ottenere gli arretrati relativi alla rivalutazione all’inflazione applicata nell’anno in corso nonché alla riduzione delle aliquote IRPEF con gli scaglioni passati da quattro a tre. Per conoscere l’importo esatto basterà consultare il cedolino attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino accedendo al sito INPS tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
La pensione arriverà in momenti differenti per chi ritira in contanti e chi aspetta il versamento su conto corrente, PostePay Evolution o Libretto Postale. I versamenti scatteranno da sabato 1° giugno per i pensionati che si recano presso Poste Italiane per prelevare l’assegno. Lunedì 3 giugno, invece, sarà la volta di tutti gli altri pensionati.
Nel cedolino della pensione di giugno si noteranno le trattenute IRPEF e le rate addizionali regionali e comunali sugli acconti (undici rate da gennaio a novembre). I pensionati con assegni pensionistici entro i 18 mila euro all’anno devono sapere che in caso di conguaglio a debito in relazione ai redditi 2023 di importo superiore a 100 euro sarà effettuata una rateizzazione delle somme fino all’estinzione del debito.
Ad aumentare sarà anche la pensione di chi attende gli incrementi legati alla citata rivalutazione 2024 e alla riforma IRPEF. Restano gli ultimi accrediti con gli arretrati di gennaio, febbraio, marzo e aprile. Parliamo di 54 euro in più al mese per importi fino a mille euro, 81 euro per somme superiori a 1.500 euro, 108 euro per importi superiori a 2 mila euro e 114,75 euro per pensioni di 2.500 euro. Gli aumenti maggiori si registrato per la fascia di reddito tra 15 mila e 28 mila euro grazie alla nuova aliquota del 23%.
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