Molti caregivers dovranno rinunciare a gran parte delle agevolazioni economiche per la cura dei disabili. Le conseguenze saranno devastanti, ecco cosa si teme.
Sta facendo discutere la decisione di un’importante Regione italiana, che ha deciso di tagliare i fondi per i caregivers che prestano assistenza domiciliare a soggetti affetti da disabilità gravissima. La manovra è legata all’accettazione parziale delle direttive del cd. Piano Nazionale per la Non Autosufficienza (PNNA) 2022-2024, che contempla la conversione graduale dei benefici economici in servizi diretti.
Lo scopo è di incrementare la rete dei servizi socio-sanitari e di diminuire i finanziamenti diretti ai nuclei familiari in cui ci sono soggetti non autosufficienti. La notizia, tuttavia, ha sollevato l’indignazione della maggior parte delle associazioni che si occupano di assistenza ai disabili, che temono che tale provvedimento finisca semplicemente per aumentare i servizi sanitari privati.
Molte famiglie, attualmente, riescono ad affrontare le spese necessarie per la cura dei malati solo grazie a tali contributi economici e, dunque, temono per il loro taglio. Ma vediamo qual è la Regione interessata.
Con la delibera n.1669, approvata il 28 dicembre 2023 dalla Giunta regionale della Lombardia, è stato stabilito il taglio dei contributi economici riservati ai caregivers. Molte associazioni si stanno mobilitando e stanno lamentando la pericolosità di una simile decisione.
In particolare, “Nessuno è Escluso” è stata tra le prime associazioni a manifestare perplessità per la riduzione dei sussidi economici dal 25% al 45%, con effetti devastanti per le famiglie in cui ci sono membri che hanno bisogno di terapie riabilitative o di supporto.
Lo sconcerto è stato dichiarato anche da AISLA (l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), che si dice terrorizzata per il taglio delle agevolazioni mensili riconosciute ai malati di SLA che vengono assistiti da professionisti, soprattutto in vista dell’aumento dei costi per badanti e assistenti domiciliari.
LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) ha espresso indignazione per i tagli dei contributi riservati ai caregivers e, allo stesso tempo, esorta la Regione Lombardia a rinviare l’attuazione delle nuove direttive del PNNA.
La delibera approvata dalla Giunta, infatti, comporterebbe la conversione mensile di un milione e 750 mila euro in ore di assistenza diretta, ma LEDHA teme che non verranno migliorati i servizi a tutela dei disabili e, per tale ragione, ha proposto al Ministero di ritirare il provvedimento.
Insomma, la decisione della Regione Lombardia di eliminare gran parte dei sussidi economici riconosciuti ai caregivers familiari preoccupa le associazioni e le famiglie, che pretendono il rispetto dei propri diritti e la garanzia di assistenza e cura a tutti i soggetti affetti da disabilità gravissima.
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