Addio alla pensione anticipata per queste categorie di lavoratori: smettere prima costerà molto caro

L’INPS ha annunciato tagli sugli assegni pensionistici in caso di uscita anticipata e un aumento, dal 2025, della finestra mobile. Chi è a rischio?

La Legge di Bilancio 2024 avrà delle conseguenze negative sulle pensioni. Ad annunciarlo è stato l’INPS, con la Circolare n. 78/20024. Le novità più rilevanti riguarderanno il calcolo degli assegni pensionistici e l’aumento della finestra mobile per coloro che decideranno di uscire dal mondo lavorativo prima dei 67 anni di età.

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La Legge di Bilancio ha modificato il calcolo delle pensioni anticipate (cityzen.it)

Sono stati sostituiti i vecchi coefficienti di trasformazione per alcune categorie di lavoratori, con una riduzione del 2,5% della retribuzione pensionabile per ciascun anno di anzianità posseduto al 31 dicembre 1995. L’impatto per i pensionati, dunque, sarà evidente. Quali lavoratori saranno interessati dalle nuove regole imposte dalla Legge di Bilancio 2024? Analizziamo la normativa e scopriamolo.

Cambiano i requisiti per il calcolo degli assegni per la pensione anticipata: ecco chi sarà danneggiato

L’ultima Manovra finanziaria ha introdotto delle novità significative per le pensioni anticipate dei dipendenti degli Enti Locali e del settore sanità che decidono di smettere di lavorare nel 2024 e che hanno un’anzianità contributiva inferiore a 15 anni al 31 dicembre 1995.

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Ci saranno dei tagli alle pensioni anticipate (cityzen.it)

Nel dettaglio, è stata prevista una riduzione delle aliquote di rendimento del meccanismo retributivo, attraverso l’introduzione di nuovi coefficienti, fissati nell’Allegato II della Legge di Bilancio 2024.

Il taglio riguarderà esclusivamente coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata a partire dal 1° gennaio 2024 e non anche coloro che hanno raggiunto i presupposti richiesti dalla legge entro il 31 dicembre 2023 o che cesseranno dal servizio in seguito a maturazione dei limiti di età o per collocamento d’ufficio.

Saranno salvi dalle nuove regole: i lavoratori che accederanno alla pensione anticipata della Fornero, i lavoratori precoci, coloro che vengono posti in pensione d’ufficio a 65 anni o che raggiungono l’anzianità contributiva massima, i lavoratori usuranti, chi sceglierà Quota 100 e i destinatari di pensione indiretta o di inabilità. Il taglio, inoltre, non si applicherà a coloro che beneficeranno dell’APE Sociale, dell’Assegno straordinario di solidarietà e dell’isopensione.

I dipendenti degli Enti Locali e del settore sanità che andranno in pensione in anticipo dovranno sottostare anche a un innalzamento della finestra mobile, prevista per chi si congeda con 41 anni e 10 mesi di contributi (se donna) o 42 anni e 10 mesi di contributi (se uomo) oppure per i lavoratori precoci. La finestra mobile sarà di:

  • 3 mesi, per chi matura i requisiti nel 2024;
  • 4 mesi, per chi matura i requisiti nel 2025;
  • 5 mesi, per chi matura i requisiti nel 2026;
  • 7 mesi, per chi matura i requisiti nel 2027;
  • 9 mesi, per chi matura i requisiti dal 2028 in poi.
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