Scordate le prenotazioni da un anno all’altro, ora si potranno effettuare le visite in tempi brevi. Il Governo approva un Decreto che piace ai cittadini.
Il ricorso ad una visita privata per non dover attendere mesi e mesi per una prestazione in una struttura pubblica sarà un lontano ricordo. Il Governo ha approvato un Decreto che dovrà garantire tempi brevi e certi per l’accesso a prestazioni mediche.
I cittadini alzano gli occhi al cielo quando chiamano o si recano sul posto per prenotare una visita in ospedale. Sanno che ben che vada dovranno attendere mesi e mesi prima di avere l’appuntamento. Una lunga attesa che potrebbe far aggravare un problema di salute o ritardare una diagnosi che andrebbe fatta nel minor tempo possibile.
Inutile, poi, far aggiungere “Urgente” sulla ricetta. I tempi quelli sono e non ci sarà nessun miracolo nonostante l’urgenza. Chi ha le risorse economiche per poterlo fare alla fine prenota una prestazione intramoenia o da uno specialista privato per sottoporsi alla visita o esame in pochi giorni. Ma non tutti hanno la possibilità di pagare cifre a volta astronomiche. Da qui l’infinita attesa. Ora tutto è pronto a cambiare (o almeno speriamo).
Sarà possibile accedere alla sanità privata o ad una prestazione in intramoenia pagando il ticket e nessun’altra somma aggiuntiva. In realtà non si tratta di una novità, la normativa di riferimento c’è ma non viene quasi mai applicata. Da qui l’esigenza della Legge salta code che ribadisce il diritto del paziente ad avere l’appuntamento per una visita in regime di attività libero-professionale intramuraria pagando solo il ticket in caso di tempistiche troppo lunghe ossia oltre i tempi legali di 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per gli esami diagnostici.
L’ASL dovrà garantire obbligatoriamente l’assistenza medica allo stesso prezzo pur trattandosi di una visita dal privato o intramoenia. La risonanza entro 72 ore? Dovrà essere garantita con il solo pagamento del ticket. Il Servizio Sanitario Nazionale si occuperà di versare la differenza. Ad affermarlo il Ministro Schillaci. La direttiva stabilisce che in ogni ospedale le ore di intramoenia non dovranno superare l’attività ordinaria e che visite ed esami dovranno essere erogati anche il sabato e la domenica.
In questo modo le tempistiche dovrebbero accorciarsi. Inoltre, le attività libero professionali dei medici dovranno essere inferiori a quelle di attività ordinaria. A monitorare il nuovo andamento una Piattaforma nazionale per le liste d’attesa e l’Ispettorato generale di controllo sull’assistenza sanitaria.
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