Alcuni contribuenti possono evitare il pagamento delle tasse e risparmiare molti soldi all’anno, a prescindere dal reddito. A chi spettano le esenzioni?
L’aumento sconsiderato delle tasse ha generato ansia e sconforto per la maggior parte delle famiglie italiane, costrette a enormi sacrifici per rispettare tutte le scadenze. L’Italia, purtroppo, è uno Stato con un alto prelievo fiscale e solo alcune categorie possono usufruire di sconti ed esenzioni.
Una delle spese che grava maggiormente sulle famiglie con figli sono quelle universitarie, considerando che i costi per l’istruzione sono stati caratterizzati sa un’impennata senza precedenti negli ultimi anni. Non tutti, però, sanno che esistono una serie di vantaggi per i ragazzi iscritti presso gli Atenei italiani, grazie ai quali chi ha deciso di proseguire gli studi può risparmiare un bel po’ di denaro.
Al di là delle borse di studio e delle detrazioni IRPEF per chi presenta la Dichiarazione dei Redditi, infatti, specifiche categorie di studenti hanno accesso a ulteriori vantaggi. Scopriamo di quali si tratta, a chi sono riservati e come si richiedono.
Anche se il diritto allo studio è tutelato direttamente dalla Costituzione, consentire a un figlio di completare un percorso universitario e ottenere la laurea comporta tantissime spese. Per questo motivo, è fondamentale scoprire le eventuali riduzioni a disposizione delle famiglie.
Tutti gli Atenei predispongono specifiche riduzioni ed esenzioni per i propri studenti, ma tutte sono legate al rispetto di determinati requisiti reddituali. Possono, infatti, beneficiarne esclusivamente coloro che rientrano in una certa soglia ISEE, che varia a seconda dell’Università.
Ci sono, però, anche delle ipotesi di esonero che prescindono dal reddito familiare e che, dunque, possono essere ottenute a prescindere dal valore ISEE. Si tratta dei benefici riservati dalla Legge 104/1992. Gli invalidi hanno diritto a vari sconti ed esenzioni.
Gli studenti affetti da disabilità, dunque, possono non pagare le tasse universitarie. Nonostante l’esonero totale dipenda dalle regole interne dei vari Atenei, in quasi tutti vige la stessa regola, ossia l’applicazione di tale vantaggio nei confronti degli studenti che hanno ottenuto il riconoscimento, da parte della Commissione medica ASL, di un’invalidità civile non inferiore al 66%, debitamente certificata.
Il beneficio, inoltre, spetta non solo agli studenti disabili ma anche ai figli dei titolari di pensione di inabilità. Per chi può accedere all’esenzione assoluta, è necessario il pagamento soltanto della marca da bollo; in ogni caso, consigliamo sempre di contattare l’Ateneo di riferimento e chiedere informazioni dettagliate al riguardo, per verificare se esistono eccezioni rispetto alle regole generali. Presso alcune Università, infatti, è possibile usufruire di sconti e agevolazioni sulle tasse anche si possiede una percentuale di invalidità inferiore al 66%.
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