Nei giorni scorsi Google ha annunciato di aver detto addio ad una delle sue funzioni più importanti, apportando un cambiamento rivoluzionario
Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, ha annunciato in questi giorni il prossimo capitolo nel percorso dell’azienda verso l’intelligenza artificiale, con un addio clamoroso. Dopo che ChatGPT è entrato in scena, l’azienda ha rilanciato i suoi sforzi nel campo dell’intelligenza artificiale sotto il marchio Bard. Tuttavia sembra che il colosso abbia cambiato idea.
Giovedì scorso, in un post sul blog di Keyword, Google ha annunciato ufficialmente un rebranding che consolida le proprie iniziative nel campo dell’intelligenza artificiale. Questa novità comprende la trasformazione di Bard in Gemini, insieme all’introduzione di un’app dedicata per gli utenti Android. Di seguito, scopriamo tutte le novità al riguardo e cosa devono aspettarsi gli utenti.
Google ha lanciato una serie di aggiornamenti nel campo dell’intelligenza artificiale, dicendo addio a Google Bard, il principale chatbot dell’azienda, che ora si chiamerà Gemini. Il cambio di nome arriva con una raffica di annunci e cambiamenti. Ora più utenti possono utilizzare le funzionalità di generazione di immagini. Sarà inoltre disponibile un accesso più ampio a Gemini Pro non appena sarà disponibile in qualsiasi lingua, paese e territorio attualmente supportato da Bard.
Per rendere le cose ancora più confuse, Google ha lanciato Gemini Advanced. Questa funzionalità fa parte del piano Google One AI Premium. Il piano offre agli abbonati l’accesso a Gemini Ultra, la versione più potente AI. Gli abbonati ottengono anche i vantaggi di Google One, inclusi 2 TB di spazio di archiviazione. Google promette che presto gli abbonati potranno utilizzare Gemini anche in Google Docs, Gmail e altri prodotti dell’azienda.
Gli utenti interessati possono iniziare una prova gratuita. Google ha impostato il periodo di prova su 2 mesi. Successivamente Google One AI Premium sarà disponibile a 21,99 euro (circa $ 22) al mese. Sui dispositivi mobili, Google lancerà anche un’app Gemini dedicata che sostituirà effettivamente l’Assistente su Android, mentre gli utenti iOS lo otterranno tramite un nuovo tasto all’interno dell’app.
Su dispositivi mobili, Gemini farà molte cose che Google aveva anticipato in ottobre, come consentire agli utenti di scattare una foto e porre domande sull’immagine, o apparire come overlay sui telefoni Android per fornire all’utente informazioni su ciò che sta vedendo su una pagina web. Hsiao ha affermato che Google prevede di continuare a investire in Assistant su altre “superfici”: si pensi agli altoparlanti intelligenti, ai sistemi di infotainment TV e altro ancora.
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