I costi per il trattamento del diabete e la prevenzione delle patologie ad esso legate possono essere molto elevati, per questo è riconosciuta una particolare esenzione.
I pazienti diabetici sono costretti ad affrontare numerose spese per la cura e il monitoraggio della patologia, per acquistare farmaci e dispositivi medici ed effettuare visite specialistiche. Per tutelare il diritto alla salute di tutti i pazienti, lo Stato riconosce delle agevolazioni economiche.
Si tratta delle esenzioni, riservate ai soggetti che rispettano determinati requisiti medici e amministrativi. I benefici, infatti, spettano a coloro che hanno ottenuto una diagnosi di diabete mellito, accertata da un medico specialista in diabetologia o endocrinologia.
Le esenzioni variano in base alla tipologia di diabete e degli eventuali aggravamenti legati alla malattia. Per esempio, i pazienti con diabete di tipo 1 che sono in cura con insulina possono beneficiare di esenzioni differenti rispetto a quelli con diabete di tipo 2. Ma scopriamo quali sono i vantaggi riservati a questa categoria di soggetti.
Esenzioni per i diabetici: in cosa consistono e come si richiedono?
Le esenzioni per i diabetici riguardano diversi aspetti relativi alla fase di trattamento e prevenzione della malattia. Una delle esenzioni più utilizzata è quella per l’acquisto dei farmaci, grazie alla quale i pazienti ricevono gratuitamente oppure a prezzi ridotti i medicinali per la cura del diabete.
Un’altra importante esenzione coinvolge gli esami diagnostici e di monitoraggio, come analisi del sangue, esami delle urine e ulteriori test di laboratorio e visite specialistiche per il controllo e la prevenzione delle complicazioni legate alla patologia (ad esempio, malattie cardiovascolari, neuropatie e retinopatie).
C’è, infine, l’esenzione relativa ai dispositivi medici come glucometri, strisce reattive e aghi per insulina, che permette l’erogazione gratuita o a prezzi molto contenuti.
Per ricevere le agevolazioni, bisogna inviare una precisa documentazione, tra cui il certificato medico rilasciato dallo specialista e il referto degli esami clinici che confermano la diagnosi. Bisogna, inoltre, compilare un apposito modulo di richiesta esenzione, da ritirare presso l’ASL di competenza, allegando la copia di un valido documento di identità e della tessera sanitaria.
L’ASL, poi, analizzerà la certificazione prodotta e, se necessario, chiederà l’invio di ulteriori documenti. Tale verifica può richiedere qualche settimana, in base alla complessità del caso. Nell’ipotesi di approvazione dell’istanza, l’ASL rilascerà al richiedente un certificato di esenzione, che dovrà essere esibito per usufruire delle prestazioni e dei servizi sanitari con esenzione. La certificazione può anche essere rinnovata alla scadenza, presentando la documentazione medica aggiornata e nuovi esami e accertamenti.