Cresce la preoccupazione per la febbre Dengue. Ecco come si contrae e quali sono i sintomi con cui si manifesta
La febbre Dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare, continua a rappresentare una crescente minaccia per la salute pubblica in molte parti del mondo. Con un aumento dei casi segnalati negli ultimi tempi, la febbre Dengue è diventata una delle principali preoccupazioni per i professionisti della sanità pubblica e i governi di molte nazioni.
La febbre dengue è endemica in oltre 100 paesi, principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali. Tuttavia, con il cambiamento climatico e l’urbanizzazione accelerata, le zanzare responsabili della trasmissione della malattia hanno trovato un ambiente più favorevole in altre nazioni per proliferare, portando a un aumento dei casi in tutto il mondo.
La zanzara più efficace nella trasmissione è la Aedes aegypti, tipica delle regioni tropicali, ma anche la zanzara tigre, presente in Italia dal 1990 può contribuire al contagio, seppur in maniera meno efficace e impattante. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Oltre all’impatto sulla salute pubblica, la febbre Dengue ha anche conseguenze socioeconomiche significative. Le persone colpite spesso soffrono di un’improvvisa perdita di reddito dovuta all’incapacità di lavorare durante l’infezione, mentre i sistemi sanitari devono affrontare un aumento della domanda di cure mediche e ospedaliere.
Questa malattia, causata da quattro diversi virus correlati, può manifestarsi con una vasta gamma di sintomi, tra cui febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e, nei casi più gravi, emorragie interne potenzialmente fatali. Non a caso, in gergo, è chiamata “febbre spaccaossa”. Anche se in molti casi è addirittura asintomatica. La Dengue ha un tasso di mortalità molto basso, circa l’1% dei casi che però sale al 40% quando la malattia si complica nella forma emorragica.
La prevenzione della febbre Dengue si concentra principalmente sul controllo delle zanzare attraverso l’eliminazione dei loro habitat di riproduzione, come stagni d’acqua stagnante e contenitori aperti. Le comunità sono incoraggiate ad adottare pratiche di igiene ambientale e protezione personale, come l’uso di repellenti per insetti e vestiti a maniche lunghe.
Tuttavia, data la complessità della trasmissione della malattia e la sua diffusione su vasta scala, è fondamentale un approccio coordinato a livello globale per combattere efficacemente la febbre Dengue. Ciò richiede una cooperazione tra i governi, le organizzazioni internazionali e la comunità scientifica per sviluppare strategie di prevenzione e controllo più efficaci e per garantire l’accesso equo ai trattamenti per tutti coloro che ne hanno bisogno.
I costi associati alla prevenzione e al controllo della malattia possono essere considerevoli per i governi, che devono investire in programmi di eradicazione delle zanzare, campagne di sensibilizzazione e ricerca per lo sviluppo di vaccini e trattamenti più efficaci. L’allerta sale e i governi si stanno attrezzando, anche con controlli specifici, specialmente per chi viene o rientra da luoghi ad alto rischio. Proprio in questi giorni, peraltro, in Italia sarà disponibile il vaccino contro questa patologia.
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