Riconoscere in tempo l’Alzheimer prima dell’insorgenza della malattia significherebbe rallentare il decorso della patologia e la perdita delle funzioni mentali.
Questa è tra le patologie più preoccupanti per ognuno di noi. Pensare di perdere la memoria delle persone care e di sé stessi è un vero e proprio incubo da allontanare il più possibile. La malattia spaventa perché una volta scoperta c’è ben poco da fare.
Una cura dell’Alzheimer non è ancora stata scoperta. Quando si sente una diagnosi di questa patologia si sente il mondo crollare addosso perché si conoscono le conseguenze che si dovranno affrontare. L’Alzheimer provoca una perdita progressiva delle funzione mentale, una degenerazione del tessuto cerebrale con perdita delle cellule nervose, uno sviluppo di intrecci neurofibrillari e l’accumulo di una proteina anomala, la beta-amiloide.
Si cominciano a dimenticare eventi recenti, si fa fatica a creare un discorso sensato e a svolgere le attività quotidiane. Il lento progredire della malattia peggiora qualitativamente la vita di chi soffre di Alzheimer ma è una condanna anche per le persone care. Da qui si comprende facilmente come una diagnosi precoce, ben prima dell’insorgere della malattia sia fondamentale per iniziare subito un trattamento che rallenti la progressione della patologia e prolunghi il più possibile le capacità funzionali.
I sintomi della malattia si sviluppano gradualmente. Per un periodo di tempo più o meno lungo è possibile non avvertire alcune cambiamento evidente che possa indicare la possibilità di insorgenza dell’Alzheimer. Bisogna, dunque, fare attenzione ad ogni minimo cambiamento nella propria vita.
Chi lavora può notare delle difficoltà nello svolgimento delle attività che spesso vengono attribuite alla stanchezza o alla distrazione. Per i pensionati meno attivi, poi, individuare alterazioni diventa estremamente complicato. Tra i sintomi da non ignorare le dimenticanze di accadimenti recenti dato che la patologia rende difficile formare un nuovo ricordo e i cambiamenti di personalità. Un aumento dell’ansia, ad esempio, oppure la depressione o una minore reazione emotiva agli eventi possono essere sintomi di Alzheimer.
Quando ancora i sintomi non sono evidenti occorre, poi, prestare attenzione ad altri cambiamenti. Si perde l’abilità di utilizzare il buon senso e di pensare in modo astratto, gli schemi di linguaggio possono essere alterati lievemente. Si iniziano ad usare parole semplici, meno specifiche o un insieme di parole per spiegare un concetto preciso. Si può avere difficoltà anche nel trovare la parola giusta. Se la confusione comincia ad essere eccessiva nella propria vita, dunque, meglio consultare un medico.
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