I lavoratori disoccupati possono presentare domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione. Ecco la procedura corretta.
I lavoratori che hanno diritto all’indennità di disoccupazione NASpI possono chiedere il pagamento delle somme spettanti in un’unica soluzione, invece che mensilmente.
Il presupposto fondamentale per beneficiare della misura, però, è l’obbligo di utilizzare il denaro per avviare un’attività di lavoro autonomo o un’impresa individuale oppure per sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa. Per tale ragione, l’anticipo NASpI viene considerato un incentivo all’autoimpiego.
Attenzione alla modalità di presentazione della richiesta per l’agevolazione, perché anche un minimo errore può essere fatale ai fini della perdita del beneficio. Scopriamo, dunque, l’esatta procedura che i percettori dell’indennità di disoccupazione devono seguire.
Esistono diversi dubbi sulla precisa procedura per inviare domanda per l’anticipo NASpI, anche perché ci sono varie teorie al riguardo. Alcuni professionisti del settore (come commercialisti, CAF e consulenti del lavoro) sostengono che non sia obbligatorio presentare la richiesta per la NASpI, ma basti che l’interessato in possesso dei requisiti inoltri direttamente istanza per l’anticipo, dopo l’apertura della partita IVA.
La maggior parte degli esperti, tuttavia, ritiene che tale procedimento non sia valido e che si debba prima presentare la domanda per la NASpI, perché, ai fini del riconoscimento dell’anticipo, non si può non essere già titolari della prestazione.
Questa teoria sarebbe avallata dall’INPS, che specifica che la richiesta va effettuata dal “beneficiario di NASpI“. Solo in seguito al riconoscimento del diritto al sussidio, dunque, si può intraprendere una nuova attività di lavoro autonomo o un’impresa individuale, oppure sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di lavoro da parte del socio o, infine, svolgere a tempo pieno e un’attività autonoma già iniziata durante la vigenza del rapporto di lavoro dipendente cessato.
Solo al termine di questo passaggio si può procedere con la richiesta di anticipo NASpI, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa richiesta dalla normativa.
Questo sarebbe, per la maggior parte dei professionisti, l’iter corretto per ottenere le somme spettanti in un’unica soluzione. A conferma di ciò, c’è proprio la regola che, se l’anticipo si chiede per un’attività lavorativa che è stata intrapresa durante la vigenza del rapporto di lavoro dipendente per il quale si percepisce la NASpI, la richiesta di anticipo va inoltrata entro 30 giorni dalla domanda per l’indennità di disoccupazione. Attenzione, dunque, alle tempistiche, perché prima dell’anticipo va richiesta la NASpI stessa.
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