Arriva l’Assegno Unico di giugno: se presenti questa importante documentazione hai diritto anche agli arretrati

Sono state comunicate le date di pagamento dell’Assegno Unico del mese di giugno. Attenzione all’aggiornamento dell’ISEE.

L’Assegno Unico e Universale è il sussidio a cui hanno diritto tutte le famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età. L’ammontare spettante varia a seconda dell’ISEE del nucleo familiare, del numero dei figli e della loro età.

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Annunciate le date del pagamento dell’Assegno Unico di giugno (cityzen.it)

L’INPS ha, di recente, comunicato che il pagamento della prestazione per il mese in corso è previsto tra il 17 e il 19 giugno. Tali date, tuttavia, potrebbero variare nel caso in cui siano intervenuti degli eventi modificativi dell’ISEE dichiarato o della composizione del nucleo familiare. In queste ultime ipotesi, infatti, il pagamento potrebbe slittare tra il 24 e il 30 giugno prossimi.

Ma vediamo in che modo i beneficiari possono scoprire il giorno esatto dell’accredito dell’Assegno Unico e Universale e quali adempimenti devono effettuare per non perdere gli arretrati maturati e non ancora riscossi.

Pagamenti Assegno Unico giugno: entro quando va presentato l’ISEE?

Per le famiglie che hanno già percepito nei mesi scorsi l’Assegno Unico e Universale, il pagamento è fissato tra il giorno 17 e il 19 giugno. Chi, invece, ha presentato domanda in questo mese, dovrà attendere la fine di giugno.

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Alcune famiglie hanno diritto anche agli arretrati sull’Assegno Unico (cityzen.it)

Per verificare l’importo del sussidio e conoscere con esattezza la data di pagamento, è sufficiente accedere all’Area personale MYINPS, con le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS, cliccare sulla sezione “Pagamenti” del “Fascicolo previdenziale del cittadino” e selezionare “Prestazioni“. In alternativa, è possibile consultare le informazioni tramite l’App IO.

Come abbiamo anticipato, le somme versate non sono uguali per tutti, ma dipendono dalla situazione economica della famiglia, misurata tramite l’ISEE. Di conseguenza, i nuclei che, al momento della presentazione della domanda, non hanno presentato un valido ISEE hanno diritto all’importo minimo. Questa regola si applica anche nel caso in cui l’ISEE sia superiore a 45.574,96 euro.

L’INPS ha specificato che la cifra spettante viene determinata sulla base della DSU del 2024; se non viene aggiornata la certificazione, l’Assegno Unico è calcolato dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi fissati dalla legge. Se la DSU viene inviata entro il 30 giugno 2024, le cifre verranno adeguate dal mese di marzo e, dunque, verranno pagati gli arretrati.

Di conseguenza, chi non vuole perdere il diritto agli arretrati è obbligato ad aggiornare l’ISEE entro la fine di questo mese. A tal fine, va inviata la DSU tramite un CAF o un Patronato, oppure telematicamente, tramite il sito dell’INPS.

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