Pensionati all’estero, l’INPS avvia gli accertamenti, ecco cosa succede a chi non è in regola
- America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi: i soggetti interessati dovranno produrre l’attestazione richiesta entro il 18 luglio 2024.
A seguire, saranno chiamati al medesimo obbligo i pensionati residenti in:
- Europa, Africa e Oceania: i soggetti interessati dovranno produrre le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025.
In entrambi i casi vige la medesima regola: chi non dimostra l’esistenza in vita si vedrà sospendere l’erogazione della prestazione.
Più in particolare, i pensionati del primo scaglione dovranno riscuotere l’assegno di persona, entro il mese di agosto 2024 presso le Agenzie Western Union del Paese di residenza.
I soggetti del secondo scaglione, invece, dovranno effettuare la medesima azione, ma entro febbraio 2025.
Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento delle rate di settembre 2024 e di febbraio 2025 sarà sospeso.
Naturalmente, nelle comunicazioni inviate dall’INPS ai pensionati interessati dall’accertamento vi saranno ulteriori dettagli e anche le eventuali esclusioni, nonché tutte le informazioni utili a produrre la prova dell’esistenza in vita. In caso di sospensione delle rate e successivo accertamento l’INPS provvederà anche a erogare gli arretrati.