Chi percepisce l’assegno di Inclusione deve rinnovare l’ISEE: ecco quando dovrà eseguire questa importante operazione
A partire dal 1° gennaio 2024 è ufficialmente entrato in vigore l’Assegno di Inclusione. Si tratta di una misura che, per volere del governo Meloni, è andata a sostituire il Reddito di Cittadinanza per tutti coloro che erano stati definiti “non occupabili”. Parliamo quindi di coloro che hanno più di 60 anni, sono disabili o hanno figli minorenni all’interno del loro nucleo familiare.
Per poter percepire l’Assegno di Inclusione, del valore massimo di 750 euro mensili, bisogna soddisfare alcuni requisiti tra cui quello dell’ISEE. Chi oggi presenta domanda per l’Assegno di inclusione può farlo tanto con l’Isee 2023 quanto con quello in corso di validità, ovvero quello aggiornato al 2024.
Nonostante per ora, attraverso apposito decreto ministeriale è possibile percepire l’Assegno di Inclusione tanto con l’Isee 2023 quanto con l’Isee 2024, presto non sarà più così e tutti i nuclei familiari dovranno premunirsi della nuova attestazione. Vediamo quindi quali sono tutte le scadenze per l’Assegno di Inclusione per chi deve ancora fare domanda e per chi ha invece già percepito il primo pagamento.
Tutti coloro che presentano domanda per l’Assegno di Inclusione tra gennaio e febbraio non devono necessariamente aver richiesto il nuovo Isee. Fino al mese di febbraio, infatti, si può tener conto dell’Isee 2023 per la verifica dei requisiti necessari per accedere alla nuova misura. Questo vale per coloro che ancora non hanno a disposizione l’Isee 2024 mentre chi ce l’ha deve ovviamente usare quest’ultima dichiarazione.
Fermo restando che fino al 29 febbraio la domanda può essere presentata sia con l’Isee del 2023 che con quello del 2024, bisogna capire cosa conviene fare. Ricordiamo che, il tutto dipende anche dalla tempistica poiché coloro che fanno domanda entro la fine di febbraio avranno sia la mensilità di gennaio che quella di febbraio.
A partire dal 1 marzo 2024, invece, non saranno accolte domande di Assegno di Inclusione senza un Isee in corso di validità. Prima di fare domanda per il sostegno, quindi, bisogna necessariamente presentare la Dsu ai fini Isee e attendere il rilascio dell’attestazione. Se non si presenta la nuova Dsu la mensilità di marzo non sarà pagata e l’Assegno di inclusione risulterà sospeso.
Solo al rilascio della nuova attestazione il pagamento sarà sbloccato, fermo restando che l’Inps effettuerà una nuova valutazione dei requisiti nonché un ricalcolo dell’importo. È infatti dall’attestazione Isee che l’Inps prende tutte quelle informazioni necessarie per valutare se l’Assegno di inclusione spetta o meno, o comunque per calcolarne l’importo.
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