Avete inoltrato domanda di Assegno di Inclusione e attendete la risposta dell’INPS? Volete sapere quali sono le normali tempistiche dell’ente?
Dal 18 dicembre 2023 è possibile inoltrare domanda di Assegno di Inclusione per ricevere il sussidio mensile al posto del Reddito di Cittadinanza dal valore minimo di 500 euro. Vediamo quali sono i tempi di attesa di una risposta da parte dell’INPS.
L’iter per la richiesta dell’Assegno di Inclusione prevede due passaggi fondamentali. L’invio della domanda tramite sito dell’INPS e la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale attraverso la piattaforma SIISL. Solo dopo aver proceduto con la firma del PAD si potrà considerare completato l’iter di presentazione della richiesta per ricevere il sussidio. L’INPS avvierà le verifiche e procederà con l’erogazione della Carta di Inclusione il mese successivo alla sottoscrizione del Patto. Se, ad esempio, ciò fosse successo entro il 29 febbraio 2024, allora il percettore avrà ricevuto il primo pagamento il 15 marzo.
Diverso il caso delle domande sospese ossia quelle richieste che necessitano di un controllo più approfondito da parte dell’ente della previdenza sociale. Con il messaggio numero 682 del 14 febbraio 2024 l’INPS ha, nello specifico, spiegato che sono richiesti 60 giorni al massimo per verificare i dati forniti dal cittadino. Tale è il lasso di tempo necessario all’ASL per certificare la documentazione presentata. Partono dal momento in cui l’INPS contatta l’ente.
Un Decreto che stabilisca con precisione le tempistiche di risposta dell’INPS non esiste. In generale si dice che il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione avviene dopo la verifica dei requisiti. L’ente dovrà accedere alle banche dati personali e a quelle delle Istituzioni pubbliche per verificare e fornire l’esito.
Sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, però, si legge come il termine di 60 giorni a partire dall’inizio della fase istruttoria dell’INPS sia quello di riferimento anche per l’Assegno di Inclusione. A controllare i dati dovranno essere i singoli Comuni. I dubbi per i cittadini, dunque, rimangono. L’unica possibilità rimane quella di controllare lo stato della domanda sul sito dell’INPS accedendo all’area personale MyINPS con le credenziali digitali per capire se è ancora sospesa oppure è stata accettata o respinta.
La fase iniziale prevede la registrazione dell’istanza come “Acquisita”. Poi si passerà a “Verificata salvo ulteriori controlli”. Le istanze che non superano questa fase richiederanno una nuova autenticazione da parte del cittadino. Ci saranno anche le motivazioni di un eventuale rifiuto o di una sospensione.
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