I percettori di Assegno di Inclusione hanno l’obbligo di presentarsi all’appuntamento presso i servizi sociali. Scopriamo le nuove tempistiche.
Il Ministero del Lavoro ha posticipato il termine per il calcolo della scadenza dei 120 giorni per recarsi all’appuntamento presso i servizi sociali. I percettori di Assegno di Inclusione hanno ancora tempo, scopriamo quanto.
Per ricevere l’Assegno di Inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro i cittadini interessati hanno dovuto inoltrare domanda della prestazione e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale. Questo è fondamentale perché indica la volontà del richiedente di impegnarsi attivamente nella comunicazione con i Centri per l’Impiego e permette di avviare un percorso di inclusione sociale su misura.
Il PAD serve per dare indicazioni sul nucleo familiare e costruire un percorso ad hoc per l’inclusione sociale in caso di AdI e di accompagnamento al lavoro per il SFL in collaborazione con i servizi sociali locali e l’INPS. Solo dopo la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, infatti, i beneficiari possono essere presi in carico dai servizi sociali del Comune di residenza o dai Centri per l’Impiego. La firma prevede l’impegno per il sottoscrittore di presentarsi al primo appuntamento entro 120 giorni. Ora i tempi sono cambiati.
Il Ministero del Lavoro ha cambiato il termine di conteggio della scadenza dei 120 giorni come periodo di tempo entro il quale le famiglie beneficiarie dell’Assegno di Inclusione hanno l’obbligo di presentarsi presso i servizi sociali. L’appuntamento è fondamentale per la valutazione multidimensionale delle necessità del nucleo familiare.
Originariamente la normativa stabiliva l’inizio dei 120 giorni dalla data di sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale attraverso la piattaforma SIISL. Chi ha inviato domanda del sussidio e firmato il patto il giorno di apertura delle istanze – il 18 dicembre – avrebbe avuto a breve la scadenza dei 120 giorni senza aver ancora ricevuto la convocazione. Il Ministero del Lavoro consapevole dei possibili ritardi dei Comuni a causa delle solite difficoltà iniziali di una nuova procedura ha deciso di cambiare le scadenza per il momento.
Le prime famiglie ad inoltrare domanda di Assegno di Inclusione (589 mila sono i nuclei attualmente percettori) entro il 29 febbraio 2024 potranno iniziare a calcolare i 120 giorni dalla data di invio del flusso delle domande AdI sulla piattaforma Gepi. Significa che i 120 giorni si conteggiano a partire dal 26 gennaio 2024. La scadenza è fissata, dunque, al 25 maggio. Non ci sarà, dunque, alcuna sospensione dei pagamenti ad aprile per chi ancora non si è recato all’appuntamento con i servizi sociali.
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