Scattano le sanzioni per i percettori di Assegno di Inclusione, Tutti i componenti della famiglia pronti a perdere il sussidio, cosa sta accadendo.
Il Ministero della Lavoro ha puntualizzato un aspetto dell’Assegno di Inclusione che in pochi conoscono. Il rischio di sospensione o decadenza dal sussidio è molto alto, vediamo perché.
I percettori dell’Assegno di Inclusione hanno degli obblighi da rispettare per continuare a ricevere le erogazioni mensili sulla carta AdI. Inizialmente la regola era che entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (indispensabile per iniziare ad ottenere i versamenti) i percettori dovessero recarsi al primo appuntamento presso i Servizi Sociali del proprio territorio. Considerando le difficoltà per i Comuni nell’invio delle convocazioni, la regola è cambiata con i 120 giorni conteggiati dal momento dell’invio delle liste dei beneficiari da parte dell’INPS all’amministrazione comunale.
Dopo il primo incontro, poi, bisognerà presentarsi nuovamente ai Servizi sociali o del lavoro trascorsi 90 giorni. Tra le condizioni per continuare a ricevere l’AdI non poter rifiutare nemmeno un’offerta di lavoro congrua. Ricordiamo che l’AdI è compatibile con l’attività lavorativa ed entro i 3 mila euro di reddito l’importo non sarà conteggiato nel calcolo del beneficio. Solo la parte eccedente verrà presa in considerazione.
Sanzioni per tutti i percettori di Assegno di Inclusione
Il Ministero del Lavoro ha chiarito i dubbi dei percettori di Assegno di Inclusione sulla sospensione e decadenza della misura. Nello specifico, il chiarimento è arrivato tramite FAQ pubblicate online. Non recarsi presso i Servizi Sociali dopo la convocazione comporta la perdita del sussidio. Se si superano i 120 giorni ma la convocazione non è arrivata allora si andrà incontro alla sospensione del beneficio fino a quando non si ottempererà l’obbligo.
L’erogazione viene sospesa anche se entro 30 giorni dall’avvio dell’attività lavorativa il percettore dell’AdI non dovesse informare l’INPS del nuovo reddito o, in generale, non dovesse comunicare variazioni che incidono sui versamenti tramite compilazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica entro 15 giorni. Indipendentemente dalla causa, in caso di sospensione o decadenza dell’Assegno di Inclusione il Ministero sottolinea come sarà interessata tutta la famiglia.
Significa che per la distrazione o l’inadempienza di un singolo membro tutti i componenti percettori di AdI perderanno il diritto alla misura. Capita nei casi prima citati così come qualora il singolo familiare non dovesse presentarsi agli incontri periodi con servizi del lavoro o sociali. La segnalazione scatterà immediatamente e la sanzione varrà per tutti i membri del nucleo familiare.