Le detrazioni per un familiare a carico spettano anche se questo percepisce l’assegno di invalidità civile? Facciamo chiarezza.
Le detrazioni per familiari a carico sono delle somme che in base alla composizione del nucleo familiare e del reddito complessivo del lavoratore si sottraggono dall’imposta lorda per determinare l’imposta netta.
![Detrazioni e assegno invalidità civile](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/05/Uomo-pensa-Cityzen.it-20240501.jpg)
Lo Stato riconosce al lavoratore la possibilità di detrarre alcune somme dal valore dell’imposta lorda IRPEF. Le detrazioni incidono sulla basta paga del contribuente in misura diversa in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Fiscalmente si considerano a carico il coniuge non effettivamente separato e quello separato o divorziato se convivente o se percettore di assegni alimentari volontari.
Sono a carico del lavoratore anche i figli (legittimi, naturali, adottivi, affidati) e altri familiari conviventi o percettori di assegno alimentare volontario (genitori, sorelle, fratelli, nuore, generi o suoceri). Attenzione, per essere considerati a carico è necessario avere un reddito personale entro i 2.840,51 euro oppure 4 mila euro se si hanno meno di 24 anni. Sapere quali redditi determinano il computo della detrazione è fondamentale per capire se un coniuge o un altro familiare può essere considerato a carico oppure no.
L’assegno di invalidità civile permette di ottenere le detrazioni per familiari a carico?
Fanno reddito tutte le somme che concorrono alla formazione del reddito complessivo ossia i redditi da lavoro dipendente, da lavoro autonomo, da impresa, derivanti dalla proprietà di terreni e fabbricati. Sono fiscalmente esenti, invece, i redditi derivanti dalla locazione di un’immobile abitativo con regime di cedolare secca, le retribuzioni versate da Enti e organismi internazionali e quelle pagate dalla Santa Sede.
![Detrazioni familiari a carico con assegno di invalidità civile](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/05/Coppia-pensionati-Cityzen.it-20240501.jpg)
Non si considerano nel conteggio del reddito complessivo i redditi assoggettati a tassazione separata e quelli con ritenuta alla fonte. Anche l’assegno di invalidità è esente IRPEF perché non fa reddito e dunque non contribuisce al raggiungimento del limite di 2.840,41 euro (o 4 mila euro). Se il coniuge percepisce l’assegno può essere ancora considerato a carico a mano che non abbia altri redditi che fanno superare l’importo massimo da soli. Su altre agevolazioni, invece, si paga l’IRPEF come la pensione ordinaria di invalidità
Tutto questo è specificato dall’Agenzia delle Entrate sul sito ufficiale nella sezione dedicata alle agevolazioni per le persone con disabilità. Informa come per il raggiungimento del limite reddituale per essere considerati a carico non si debbano considerare i redditi esenti incluse le pensioni sociali, le indennità – anche quella di accompagnamento – le pensioni e assegni con percettori ciechi civili, sordi e invalidi civili.