L’Assegno di invalidità è cumulabile con altri redditi, anche di lavoro, ma l’importo verrà ridotto. I contributi versati durante la fruizione della prestazione si perdono?
Gli invalidi civili e i mutilati possono richiedere l’Assegno di Invalidità a condizione che abbiano un’età compresa tra 18 e 67 anni e un’invalidità compresa tra il 74 e il 99%.
Per ottenere l’Assegno di invalidità occorrerà rispettare requisiti anagrafici, contributivi e reddituali. La misura è compatibile con altri redditi, inclusi quelli da lavoro, ma in tal caso l’importo della prestazione subirà una riduzione nella misura del 25% con reddito oltre quattro volte il trattamento minimo annuo ma entro le cinque volte e del 50% con reddito superiore a cinque volte il trattamento minimo. C’è anche un’ulteriore trattenuta in base all’anzianità contributiva.
Per quanto riguarda i requisiti sanitari per poter presentare domanda di assegno di invalidità occorrerà ottenere il riconoscimento di un’invalidità compresa tra il 74% e il 99%. L’Assegno è una misura assistenziale che viene erogata per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, Per il 2024 l’importo corrisposto è pari a 534,41 euro se non si svolge attività lavorativa. In caso di occupazione, poi, bisogna sapere che fine fanno i contributi versati.
Per poter ottenere l’Assegno di invalidità è necessario soddisfare requisiti reddituali. Per l’anno 2024 la soglia limite è di 5.725,24 euro. Si includono tutti i redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini IRPEF al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. Chi lavora, dunque, dovrà tener conto dei guadagni ma c’è un’altra considerazione da fare che riguarda i contributi.
Nello specifico, i contributi versati o accreditati dopo la data di decorrenza dell’Assegno di invalidità non vengono perduti e danno diritto alla liquidazione di supplementi secondo la normativa vigente. Significa che se dopo l’ottenimento della prestazione il percettore ha continuato a versare contributi allora potrà inoltrare domanda di supplemento. Questa, però, dovrà essere inoltrata solo trascorsi cinque anni dalla data di decorrenza del trattamento di invalidità oppure dalla data di un supplemento precedente.
C’è un’eccezione alla regola. Si più chiedere una sola volta il supplemento dopo che sono trascorsi due anni a condizione di aver raggiunto l’età pensionabile. Il cittadino con dubbi o al quale servono maggiori informazioni per inoltrare la richiesta di supplemento può trovare le risposte accedendo al portale dell’INPS ed entrando nell’area riservata MyINPS tramite credenziali digitali – SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
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