Assegno INPS, ancora poco tempo per recarsi allo sportello, chi non lo fa perde tutto

Con un nuovo comunicato dei giorni scorsi, è stato reso noto il differimento del termine di 120 giorni per la presentazione. Cosa vuol dire?

Prima di entrare nel vivo del discorso, è bene sapere cosa sia l’Adi. In primis, una simile parola altro non è che la sigla di Assistenza domiciliare integrata e va ad indicare tutti quei servizi e interventi di tipo socio sanitario che vengono erogati al paziente direttamente all’interno della sua casa. In questo modo, il paziente avrà modo di entrare a contatto con professionisti del settore sanitario.

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Novità per l’Adi, cosa vuol dire? – Cityzen.it

L’obiettivo dell’Adi è quello di evitare, almeno fino a quanto è possibile, che il paziente venga ricoverato in ospedale oppure in struttura come RSA o RSSA. Lo scopo fondamentale è di natura psicologica perché si vuole evitare nell’anziano una situazione di stress e trauma nell’abbandonare la casa, oltre il costo economico che prevede.

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Il differimento per il termine per i beneficiari, cosa è successo?

A rendere noto il differimento di termine, come riportato poco prima, è stato il Ministero del lavoro con un comunicato del 2 aprile 2024. Con questo provvedimento si vuole ricordare ai beneficiari dell’assegno di inclusione di presentarsi presso i servizi sociali di competenza entro i 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, conosciuto anche come Pad. Ci si può presentare per convocazione oppure in maniera spontanea.

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La differenza di data di presentazione – Cityzen.it

Tuttavia, bisogna fare una distinzione in merito: solo per le domande che sono state presentate entro il 29 febbraio del 2024, i 120 giorni saranno calcolati a partire dall’invio delle domande Adi sulla piattaforma GePI. Quindi, alla luce di quanto detto, non viene presa in considerazione, almeno in questa condizione, la sottoscrizione del Pad. Questo primo flusso di domande viene calcolato dal 26 gennaio 2024.

Gli ultimi dettagli

Il differimento è stato considerato necessario poiché si permette di calendizzare nel migliore dei modi i primi incontri con le famiglie interessate, senza che vi sia il rischio di una possibile sospensione del beneficio economico. Inoltre, per quanto riguarda le domande inviate dal 1° marzo 2024 il termine dei 120 giorni decorre dal momento della sottoscrizione del Pad.