Il messaggio INPS numero 2640 del 2024 fornisce indicazioni sulla dichiarazione dei redditi dell’anno in corso con riferimento all’assegno sociale.
Nel 2024 l’importo mensile dell’assegno sociale INPS è di 534,41 euro con reddito massimo di 6.947,33 euro all’anno considerando tredici mensilità. La prestazione pensionistica assistenziale viene riconosciuta al verificarsi di determinati requisiti anagrafici e reddituali.
I percettori di assegno sociale sono gli over 67 con cittadinanza italiana oppure in possesso del permesso di soggiorno senza reddito o con redditi entro specifici soglie stabilite dalla Legge. Altra condizione per ricevere la prestazione è la residenza effettiva, stabile e continuativa in Italia per minimo dieci anni. Il limite di reddito da non superare nel 2024 è di 6.947,33 euro all’anno se non coniugato e di 13.894,66 euro se coniugato. Il reddito da dichiarare è quello dell’anno in cui viene inoltrata la domanda.
Non potendolo stabilire con certezza sarà necessario che il richiedente il beneficio invii in via presuntiva il reddito dell’anno precedente per poi aspettare il conguaglio INPS nell’anno successivo. Alla formazione del reddito concorrono tutti i redditi, quelli soggetti all’IRPEF, esenti da imposta, pensioni ed assegni per sordomuti, ciechi civili, invalidi civili, pensioni di guerra, rendite vitalizie INAIL, redditi con ritenuta alla fonte, assegni alimentari e soggetti ad imposta sostitutiva.
Entro il 30 settembre 2024 gli italiani sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730. Questo obbligo permette al Fisco di verificare le entrate delle famiglie e di poter rimborsare l’IRPEF al cittadino oppure presentare un credito al contribuente. Nel 730 2024 dovranno essere inseriti tutti i redditi del 2023.
Con il messaggio 2640 del 2024 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha chiarito che i percettori di assegno sociale nonché i soggetti che non hanno rapporti con l’ente previdenziale dal 1° aprile 2024 non hanno alcun diritto al rimborso o alla trattenuta fiscale del modello 730 da parte dell’Istituto stesso. Tale informazione riguarda, ad esempio, i percettori di Naspi che hanno finito di percepire l’indennità di disoccupazione entro il 31 marzo 2024.
Nella stessa circolare l’INPS sottolinea, poi, come ai fini dell’assistenza fiscale i contribuenti possono autenticarsi con le credenziali digitali – SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi – e verificare le risultanze contabili della dichiarazione dei redditi e i relativi esiti tramite il servizio “Assistenza Fiscale: servizi al cittadino” del sito inps.it. Per ulteriori chiarimenti e dubbi da sciogliere l’INPS ha messo a disposizione sempre all’interno di questa sezione il “Manuale d’uso per l’assistenza fiscale da parte dell’INPS” aggiornato al 2024.
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