L’Assegno Unico si potrebbe perdere non inoltrando domanda in tempo. Quali sono le famiglie interessate all’invio dell’istanza?
Anno nuovo, nuova domanda ma non dovranno farla tutti. Solo in alcuni casi occorre fare richiesta e comunicare le novità per non perderlo.
L’Assegno Unico Universale è la misura erogata alle famiglie con figli a carico dal 2022. Ogni mese viene corrisposto un assegno di importo variabile in base alla composizione del nucleo familiare e all’ISEE. Le somme base vanno dai 54 ai 189 euro ma ci sono le maggiorazioni da aggiungere per ottenere cifre più alte per ogni figlio entro i 21 anni (senza limiti di età in caso di invalidità del figlio).
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è fondamentale per ottenere l’importo corretto in base alla propria situazione reddituale e patrimoniale. Non presentandolo si riceverà la cifra minima pur avendo diritto a somme maggiori. Nel 2024, poi, l’Assegno Unico aumenterà per l’adeguamento al costo della vita. Il tasso di valutazione dovrebbe essere fissato al 5,4%. Sarà importante, dunque, continuare a ricevere la prestazione ma come assicurarsi di non avere problemi?
La Circolare numero 132 del 15 dicembre 2022 ha stabilito come non sia necessario inoltrare domanda di Assegno Unico ogni anno. Il rinnovo è automatico anche se rimane obbligatorio per le famiglie aggiornare l’ISEE e comunicare eventuali variazioni che incidono sull’importo finale.
Solamente le famiglie che non hanno ancora fatto richiesta di Assegno Unico, quindi, dovranno presentare la domanda di accesso alla prestazione. Per esempio quando nasce il primo figlio. Per tutti gli altri nuclei già percettori il rinnovo sarà automatico ma per continuare a ricevere la somma corretta occorrerà rinnovare l’ISEE entro la fine di febbraio 2024.
Nello specifico il calcolo dell’ISEE 2024 dovrà essere richiesto entro il 29 febbraio 2024 per evitare il taglio dell’assegno da marzo ed entro il 30 giugno per ottenere gli arretrati dal 1° marzo. Dal 1° luglio si riceverà unicamente il beneficio dalla mensilità successiva senza effetto retroattivo.
Attenzione, però, alle segnalazioni da effettuare all’INPS. Ogni dettaglio che potrebbe cambiare l’importo dell’Assegno andrà comunicata come la nascita di un altro figlio oppure il compimento della maggiore età di un figlio.
La comunicazione potrà essere compiuta telematicamente, tramite il portale dell’INPS accedendo con le credenziali digitali all’area MyINPS. Si dovranno comunicare anche le variazioni dello status di studente per i figli di età compresa tra 18 e 21 anni, le variazioni sullo stato di disabilità del figlio e un’eventuale separazione dei coniugi. Da segnalare, infine, la nuova ripartizione dell’assegno tra i coniugi e la variazione della modalità di pagamento.
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