L’INPS sta inviando sms ai cittadini per informare sull’esito della richiesta dell’Assegno Unico e sui prossimi versamenti.
“Si informa che la propria domanda è decaduta”, che significato ha questo sms inviato dall’INPS ai percettori di Assegno Unico Universale? I cittadini hanno iniziato a spaventarsi, cerchiamo di rispondere agli interrogativi.
Considerando la perplessità dei cittadini l’INPS ha tenuto a chiarire il significato del messaggio che tante famiglie stanno ricevendo. Lo scorso 7 maggio ha rilasciato una nota ufficiale con l’apposita spiegazione per svelare il senso della missiva nel cui testo c’è un riferimento allo stato di accoglimento della domanda di Assegno Unico Universale. La richiesta, ricordiamo si inoltra una sola volta perché poi il rinnovo è automatico ogni anno.
Compito del cittadino è solo quello di aggiornare l’ISEE per ricevere l’importo realmente spettante in base alla propria situazione reddituale e patrimoniale. La nota INPS ha specificato come l’sms riguardi l’annualità 2023 e si rivolga ai cittadini che non dovevano presentare la domanda di Assegno Unico lo scorso anno perché percettori del Reddito di Cittadinanza. Le somme legate all’Assegno Unico, infatti, venivano direttamente erogate sulla carta RdC senza alcuna domanda da parte dell’interessato.
I percettori di Reddito di Cittadinanza ricevevano l’Assegno Unico automaticamente. Da quando l’RdC è sparito, invece, per ricevere la somma hanno dovuto inoltrare domanda per la prima volta. L’sms con la dicitura “Si informa che la propria domanda è decaduta”, dunque, non si riferisce alle domande presentate e approvate tra il 2023 e il 2024 che continueranno ad essere valide anche nell’anno in corso.
Con il messaggio l’INPS ha inoltre invitato i destinatari ad accertare la propria situazione avvalendosi dei canali ufficiali dell’istituto della previdenza sociale o entrando nell’area MyINPS con le credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi). In questo modo chiunque abbia ricevuto l’sms – anche per errore – potrà controllare lo stato della domanda e sciogliere ogni dubbio sulla propria posizione.
Chi è in regola riceverà puntualmente l’Assegno Unico per figli a carico da metà maggio in poi. Dovranno attendere la fine del mese, invece, le famiglie che percepiranno la misura per la prima volta avendo inviato domanda lo scorso mese. Ricordiamo l’importanza di avere l’ISEE aggiornato per ricevere l’importo corretto (da 199 euro con ISEE entro i 17.090 euro fino a 57 euro con ISEE oltre i 45.575 euro). Non inviando l’ISEE si riceverà l’importo minimo. Gli arretrati si recupereranno solo compilando la DSU entro il 30 giugno 2024.
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