Assegno Unico nella dichiarazione dei redditi: quanto incide sul reddito? La verità è questa

L’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate i percettori dell’Assegno Unico al fine dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

In questi giorni sono in arrivo le Certificazioni Uniche inviate dai sostituti d’imposta ai lavoratori autonomi, dipendenti e ai pensionati che serviranno per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Assegno Unico e dichiarazione dei redditi
Come entra l’Assegno Unico in dichiarazione (Cityzen.it)

Sembra ancora presto per iniziare a preoccuparsi della dichiarazione dei redditi ma raccogliere informazioni sulle novità è importante per non tardare nella consegna. Chi prima invia il modello 730, infatti, prima riceverà gli eventuali rimborso fiscali. Di novità nel 2024 dovrebbero essercene parecchie in relazione al Decreto Legislativo Semplificazioni Adempimenti Tributari. L’AdE il 29 febbraio ha pubblicato i provvedimenti sui Modelli Dichiarativi 2024 per persone fisiche e società rendendo note, così, le modifiche apportate.

Tra le novità la tassazione agevolata delle mance per chi lavora nelle strutture ricettive, la ridefinizione dell’ambito fiscale del lavoro sportivo, la modifica del limite di spesa per la detrazione del Bonus mobili. Ci sarà tempo per approfondire le novità ma per il momento soffermiamoci sul nuovo canale di comunicazione tra INPS e Agenzia delle Entrate per la trasmissione dei dati di chi percepisce l’Assegno Unico. L’atto congiunto è stato siglato il 13 marzo 2024.

Comunicazione tra INPS e AdE sull’Assegno Unico

L’atto congiunto stabilisce le modalità che l’INPS dovrà seguire per inviare all’AdE i dati dei familiari per i quali c’è stato il riconoscimento dell’Assegno Unico Universale ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi. Per ogni percettore di almeno una mensilità della prestazione, l’ente della previdenza sociale dovrà comunicare il codice fiscale del contribuente, dei figli a carico minori di 21 anni e il codice fiscale dell’altro genitore (se disponibile).

Trasmissione dati Assegno Unico
Trasmissione dati Assegno Unico INPS e AdE (Cityzen.it)

L’INPS dovrà riferire anche il numero di mesi di fruizione dell’Assegno nonché la ripartizione percentuale tra i genitori durante questo periodo. La trasmissione, invece, non riguarderà i dati 2023 dei soggetti che hanno inviato in autonomia la domanda di assegnazione dell’Assegno Unico come i figli entro i 21 anni oppure i tutori o genitori affidativi/adottivi. La consegna dei dati avverrà entro il 18 marzo 2024 con riferimento al periodo di imposta 2023.

Da cosa nasce l’esigenza di questa comunicazione? La normativa prevede che gli importi erogati con l’Assegno Unico non concorrano alla formazione del reddito. Di conseguenza non sono soggetti a tassazione. Le somme, infatti, non derivano da un reddito da lavoro o da pensione. Nel modello 730/2024, però, verranno meno definitivamente le detrazioni per i figli a carico di età inferiore a 21 anni proprio perché l’Assegno Unico ha sostituito le precedenti agevolazioni.