Risultare assenti alla visita di revisione dell’invalidità può portare alla sospensione delle prestazioni economiche. Come evitarlo? Ecco tutti i dettagli.
I soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile devono sottoporsi a visita di revisione, se prevista dalla Commissione medica.
L’accertamento serve per valutare lo stato di salute dell’interessato e verificare che le condizioni di invalidità permangano.
Attenzione, dunque, se non ci si presenta alla visita di revisione, perché l’assenza può avere delle conseguenze molto gravi. Vediamo quali e cosa fare per scongiurarle.
Sospensione delle prestazioni legate all’invalidità: come rimediare all’assenza a visita di revisione?
In caso di assenza a visita di revisione, la Commissione medica ha la facoltà di adottare provvedimenti immediati.
Scatta, infatti, automaticamente l’immediata sospensione della prestazione economica sul “Data Base Pensioni” dell’INPS. Si tratta, però, di una sospensione solo provvisoria. Dopo la comunicazione della sospensione, il soggetto interessato ha 90 giorni di tempo per giustificare la sua assenza.
Se non fornisce alcuna giustificazione (o se la giustificazione non è ritenuta valida), viene emanato un provvedimento di revoca definitiva della prestazione economica, con effetti retroattivi. Come si può notare, dunque, il meccanismo di sospensione conseguente la mancata presentazione a visita di revisione è molto celere ed immediato, grazie all’automatizzazione dell’intero iter.
L’assenza, infatti, può essere registrata automaticamente, quando il medico non provvede manualmente e nel sistema non è presente alcun verbale di visita. In questi casi, l’assenza è annotata in maniera automatica dopo 3 giorni dalla data fissata per la visita di revisione.
Abbiamo accennato agli effetti dell’assenza, in mancanza di una valida giustificazione da parte dell’interessato e della velocità con la quale vengono sospese le prestazioni economiche fino a quel momento percepite.
In realtà, la gravità della sanzione è dovuta anche al fatto che si ha a disposizione un termine abbastanza elevato per giustificare l’assenza (90 giorni).
Nel caso in cui, invece, l’interessato giustifichi l’assenza e la motivazione venga accolta, viene fissata una nuova data per la visita di revisione.
Bisogna, quindi, sempre presentarsi alle visite di revisione dell’invalidità civile e, se non si può, è obbligatorio presentare una valida giustificazione, per continuare a beneficiare delle prestazioni precedentemente riconosciute. In caso contrario, viene disposta in automatico la sospensione cautelativa delle prestazioni economiche.
È la stessa Commissione medica che decide in merito alla sanzione, perché la procedura si svolge in maniera telematica. L’interessato ha, tuttavia, 90 giorni di tempo (dalla data di comunicazione della sospensione) per giustificare l’assenza, adducendo una valida motivazione.
Se non lo fa, viene confermata la revoca definitiva della prestazione economica correlata alla situazione di invalidità.