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Assenza testamento, ecco chi gestisce l’intera eredità: la legge parla chiaro

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Antonella Boccasile

Testamento assente, niente paura. In questo articolo scoprirai chi si occupa dell’intera eredità: ecco cosa dice la legge

Molto spesso ci possiamo trovare dinnanzi a situazioni particolari dopo la morte di un parente o di un affetto stabile che non ha lasciato alcun tipo di testamento. É facile avere problemi e discussioni che possono sfociare in scontri legali. In questi caso, però, interviene subito la legge e il Codice civile che definiscono cosa succede se manca un testamento.

Assenza di testamento, ecco chi si occupa dell’eredità- cityzen.it

Prima di spiegare quello che succede in assenza di testamento, dobbiamo far un passo indietro e andare ad approfondire il tema della successione. Quando parliamo di successione, infatti, intendiamo una serie di obblighi in capo ai potenziali eredi immediatamente dopo la morte del familiare.

Entro un anno dal decesso bisogna presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, anche da parte di un solo erede. É necessaria, successivamente, l’accettazione dell’eredità per poter acquisire la qualifica di erede. Solo così si può diventare eredi per la legge. Questa dichiarazione deve avvenire entro 10 anni, alla scadenza si perde il diritto a divenire eredi.

Assenza di testamento: a chi va l’eredità? Ecco cosa dice la legge

Può capitare che il defunto non lasci alcun testamento ai propri figli e quindi si è in seria difficoltà circa la divisione dell’eredità. Pertanto, secondo la legge, se muoiono padre o madre, i figli sono eredi universali in parti uguali insieme al coniuge superstite. Se manca anche il coniuge, i figli diventano eredi universali.

Assenza di testamento: cosa cambia per gli eredi – cityzen.it

In mancanza di testamento, invece, l’eredità sarà divisa nel seguente modo:

  • se c’è solo il coniuge in assenza di figli: questo ha il diritto di ricevere tutta l’eredità.
  • se c’è il coniuge e un figlio: metà al figlio e l’altra metà al coniuge.
  • se c’è il coniuge e due o più figli: il testamento sarà diviso in 1/3 dell’eredità al coniuge e gli altri 2/3 ai figli;
  • se c’è il coniuge e gli ascendenti (nonni o genitori) e fratelli e sorelle (senza figli):  2/3 dell’eredità al coniuge 1/3 ad ascendenti, fratelli o sorelle.
  • se c’è solo il figlio (senza coniuge): riceve l’intera somma dell’eredità
  • se ci sono solo ascendenti (genitori, nonni,): 1/2 agli ascendenti in linea paterna, 1/2 agli ascendenti in linea materna
  • Se chi muore non lascia figli, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti: la successione viene aperta a parenti prossimi  purché entro il sesto grado. In mancanza di parenti entro il sesto grado, l’eredità va allo Stato.
Antonella Boccasile

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