Attenzione a come smaltisci i farmaci scaduti: ecco le regole per evitare multe da capogiro

I farmaci scaduti vanno eliminati in maniera corretta, per proteggere non solo l’ambiente ma anche la salute. Come si effettua lo smaltimento?

Smaltire i farmaci scaduti è obbligatorio, per scongiurare contaminazioni e danni alla natura e agli esseri viventi. Non bisogna mai gettarli nella normali pattumiere, oppure nel lavandino o nel wc.

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Smaltire correttamente i farmaci è essenziale (cityzen.it)

A contatto con gli scarichi o con i rifiuti domestici, infatti, possono compromettere le risorse idriche e gli ecosistemi, causando problematiche alla respirazione, alla riproduzione e alla crescita degli organismi. La plastica degli involucri, inoltre, può danneggiare irreversibilmente la flora e la fauna. Informarsi sul corretto smaltimento dei farmaci scaduti è compito essenziale di tutti i cittadini.

Il tema è particolarmente caro all’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, che ha dedicato una sezione del suo ultimo rapporto annuale proprio all’ambiente. Vediamo, dunque, in che modo vanno eliminati i farmaci (scaduti e non).

Smaltimento farmaci scaduti o consumati: le norme per tutelare la salute pubblica

Per smaltire correttamente i farmaci scaduti bisogna, innanzitutto, separarli dall’involucro nel quale sono venduti. Se la scatola è di cartone, va gettata, insieme al foglietto illustrativo, nel contenitore della carta, mentre il blister con i medicinali va riportato in farmacia.

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Dove si gettano i farmaci scaduti? (cityzen.it)

Nei contenitori dei rifiuti urbani speciali installati presso le farmacie vanno riposti anche i flaconi (ad esempio quelli dello sciroppo). Mai, quindi, a svuotarli, perché il medicinale, a contatto con le acque reflue potrebbe sviluppare batteri resistenti e contaminare le falde acquifere.

Anche per i farmaci non scaduti, le regole di smaltimento sono simili a quelle che abbiamo appena illustrato. L’imballaggio esterno, se di carta, e il foglietto illustrativo, vanno gettati nella carta. Le bustine, i blister e i tubi vuoti, invece, vanno cestinati nei vari contenitori, suddividendoli in base al materiale. Per esempio, i blister in plastica o in metallo vanno nella plastica.

Se nelle confezioni dei medicinali ci sono tappi, dosatori o cucchiaini, vanno riposti nella raccolta indifferenziata. Attenzione, poi, alle siringhe, che sono i prodotti che destano i maggiori dubbi. Contrariamente a quanto si pensi, infatti, non vanno mai gettate nella plastica, in quanto non riciclabili.

Non possono, però, essere riposte neanche nei contenitori presenti nelle farmacie. La regola corretta prevede che l’ago vada prima protetto con il suo astuccio e, poi, buttato nei contenitori per l’indifferenziato. Discorso analogo, infine, per le siringhe scadute, che normalmente sono da cestinare nei rifiuti indifferenziati, a eccezione di quelle di insulina, da riporre nei contenitori dei rifiuti sanitari a rischio infettivo.

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