Non cessa mai l’allarme phishing e ogni giorno i criminali inventano nuove truffe. Oggi arriva l’alert per tre banche in particolare.
È stato reso noto un elenco delle truffe più diffuse in Europa e il pericolo riguarderebbe anche clienti di banche italiani.
Anche perché gli istituti finanziati coinvolti sono piuttosto noti, e dunque sono milioni i cittadini potenzialmente a rischio.
Sono in atto diversi attacchi da parte di cyber criminali, che hanno scelto almeno tre banche, e soprattutto stanno svuotando molti conti correnti.
La prima banca coinvolta in queste nuove truffe è la Commerzbank. AI clienti che hanno il conto presso questo istituto di credito stanno arrivando delle email che sembrano vere e autentiche.
Nel messaggio si invita i clienti a compilare un questionario, e per convincere le vittime adducono motivazioni quali presunti obblighi di legge e/o azioni per combattere il riciclaggio di denaro. Argomenti che non sono inverosimili e che possono convincere facilmente un correntista. Purtroppo chi cade nella rete può fornire dati sensibili o arrivare a cliccare su link che rimandano a siti falsi.
Un’altra banca oggetto di attacco, insieme ai suoi clienti, è la Comdirect. In questo caso i cyber criminali ingannano le vittime chiedendo di aggiornare l’indirizzo perché è stata trovata una difformità. Per farlo, le vittime devono cliccare su un link, e com’è intuibile a questo punto scatta la trappola.
Infine, email con tentativi di phishing stanno arrivando anche ai clienti della TF Bank. Nei messaggi si chiede di aggiornare dati personali e sensibili per scongiurare attacchi e per migliorare la sicurezza. Paradossalmente, chi clicca sui link forniti finisce proprio dritto nella rete.
Come sempre, i consigli per non cadere in trappola sono i medesimi: non credere alle email che arrivano dalla propria banca, nemmeno se segnalano un problema urgente e/o di sicurezza. Non bisogna mai cliccare sui link e in caso di dubbio è sempre meglio recarsi allo sportello de proprio istituto di credito per chiedere spiegazioni.
Purtroppo però la desertificazione bancaria sta aumentando i disagi anche in questo senso, perché è evidente che le comunicazioni “a distanza” non tutelano a sufficienza i clienti. Non resta che prestare sempre molta attenzione, e non abbassare mai la guardia, perché vedersi il conto svuotato è un attimo, e spesso sono le banche stesse che non riconoscono il risarcimento, con la scusante che è stato il cliente a comportarsi in modo irresponsabile.
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