Le autostrade e il sistema rete autostradale potrebbe presto esser al centro di cambiamenti: ipotesi tariffa unica nazionale e dettagli
Un possibile grosso cambiamento per le autostrade, una rilevante trasformazione di tutto il sistema autostradale, è questo il punto su cui sta lavorando l’esecutivo, e con i relativi cambiamenti che potrebbero incidere, e non poco, rispetto alla gestione dei pedaggi e all’efficienza infrastrutturale.
Quello delle autostrade è un tema caldo che incontra una innovativa visione, la quale potrebbe portare ad una tariffa unica nazionale per l’utenza della rete. Si tratta di una novità che parrebbe esser destinata a standardizzare i costi di viaggio su scala nazionale.
A sottolineare quello che sarebbe il lavoro messo in campo dal Ministero delle Infrastrutture, a proposito di tale riforma organica, è un allegato del Def. La pianificazione punterebbe a realizzare una distribuzione maggiormente giusta, sotto l’aspetto economico, fra i diversi tratti autostradali. Inoltre, a garantire gli investimenti che occorrono per la riqualificazione dell’infrastruttura.
L’approccio dell’Esecutivo va nella direzione di un equo bilanciamento dei rischi fra le varie realtà coinvolte, e allo stesso tempo verso la promozione della concorrenza e dell’apertura del mercato.
Autostrade e riforma, l’ipotesi tariffa unica nazionale: cos’è il meccanismo che si basa sui “costi mediani”
Tiene dunque banco la questione legata alle autostrade e al sistema delle rete autostradali, per quella che potrebbe essere la direzione verso cui l’Esecutivo potrebbe andare. Stando a quanto dichiarato di recente dal vice-ministro Edoardo Rixi in un’intervista, l’obiettivo riguarderebbe la semplificazione del sistema di tariffe autostradali attualmente presente.
Al riguardo, quest’ultimo potrebbe venir sostituto con un unico standard nazionale, e quindi un sistema che prevederebbe pedaggi chilometrici uniformi e tariffe che sarebbero calcolare su una media media per i gestori. Un cambiamento finalizzato all’ottimizzazione dei flussi del traffico sulle varie arterie d’Italia.
Un elemento nuovo, rispetto alla riforma, si lega all’inserimento del meccanismo che si basa sui “costi mediani”, dove ad esser preso in considerazione sarebbe anche la qualità del servizio proposto, tra cui anche elementi quali eventuali ritardi per lavori in corso, o il traffico.
E ancora, proseguendo, il livello d’incidentalità e ulteriori variabili. Un aspetto centrale per i gestori delle autostrade si lega al tema degli investimenti, dal momento che le tariffe correnti vanno a riflettere anche l’impegno, dal punto di vista economico, messo per la costruzione e per il mantenimento di ogni infrastruttura.
In ogni caso, non mancano quesiti e domande in merito all’eventuale armonizzazione di tali tariffe senza possa poi eventualmente compromettersi la qualità e la sicurezza delle autostrade. Un aspetto fondamentale per Autostrade dello Stato, che potrebbe rappresentare un modello per una gestione statalizzata, in futuro, di tutta la rete autostradale del Paese.