La CISL ha presentato una proposta che potrebbe incidere profondamente sulla busta paga di un folto numero di lavoratori. Quali sono le principali novità?
La Commissione Lavoro della Camera sta esaminando il disegno di legge presentato dalla CISL sulla partecipazione al lavoro, che mira a un nuovo rapporto tra le aziende e i lavoratori, al fine di rendere i dipendenti più consapevoli.
La proposta, inoltre, si propone come strumento per aumentare i salari, grazie alla partecipazione agli utili societari. Il progetto potrebbe essere approvato facilmente, perché gode dell’appoggio della maggior parte delle forze politiche.
Il disegno di legge nasce dalla voglia di dare piena attuazione al diritto dei lavoratori di collaborare alla gestione aziendale, sancito dall’art. 46 della Costituzione. Questa norma, infatti, è spesso disapplicata, con grossi danni non solo per l’economia nazionale ma anche per i lavoratori, costretti spesso a percepire stipendi bassi. Ma in che modo si potrà partecipare attivamente alle attività delle aziende? Vediamo cosa prevede il disegno di legge della CISL.
I vantaggi del nuovo sistema delineato dal disegno di legge sono numerosi e comprendono: l’aumento degli stipendi, il miglioramento della qualità dell’impiego e delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’aumento della produttività, la completa coesione sociale. Ma in che modo potranno essere attuati tali obiettivi?
Innanzitutto, è prevista la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nei consigli di sorveglianza, per far sì che l’azienda possa avere degli incentivi economici. Allo stesso tempo, è stata introdotta la partecipazione al CDA da parte dei rappresentanti dei lavoratori, scelti direttamente dai dipendenti. Ma la novità più rilevante riguarda senza dubbio la partecipazione dei dipendenti agli utili aziendali, con un significativo aumento della busta paga.
In particolare, almeno il 10% degli utili complessivi dell’impresa dovrà essere destinato ai lavoratori dipendenti. A queste somme si applicherà un’imposta sostitutiva del 5% dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali, fino a 10 mila euro.
Per le aziende con più di 50 dipendenti, inoltre, ci sarà l’obbligo di informazione e consultazione verso le Rappresentanze Sindacali Unitarie e Aziendali e verso i rappresentanti dei lavoratori e le strutture territoriali degli enti bilaterali di settore.
Le informazioni dovranno essere trasmesse ogni anno. I temi che saranno oggetto di consultazione sono quelli che riguardano i principali aspetti della vita lavorativa, ossia: le informazioni economiche dell’azienda, gli investimenti, i piani industriali, le esternalizzazioni e gli appalti, la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi, l’analisi sull’occupazione, i contratti di lavoro, gli strumenti per contrastare effetti negativi sull’occupazione, la formazione per i dipendenti.
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