Vediamo tutto quelle che c’è da sapere a proposito di uno dei Grandi Slam del tennis, di uno dei tornei più importanti al mondo: l’Australian Open
Jannik Sinner fa la storia vincendo gli Australian Open presso la Rod Laver Arena a Melbourne, sconfiggendo il russo Daniil Medvedev con un punteggio di 3 set a 2 (3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3). Con questa vittoria, Sinner si aggiudica il titolo degli Australian Open dopo una straordinaria rimonta contro Medvedev. Diventa il terzo italiano, dopo Pietrangeli e Panatta, a conquistare un titolo Slam nel singolare maschile, un traguardo che mancava dal 1976. Nessun italiano aveva mai trionfato a Melbourne, e questo è l’undicesimo successo nella giovane carriera di Jannik, senza dubbio il più prestigioso, ma si spera solo il primo di tanti Grandi Slam. Ma ora vediamo tutto quello che bisogna sapere a proposito di questo così prestigioso torneo.
Tutto quello che c’è da conoscere a proposito della storia dell’Australian Open
L’Australian Open è uno dei quattro eventi del Grande Slam, insieme a Roland Garros, Wimbledon e l’U.S. Open. Per i giocatori di tennis, vincere i quattro tornei nello stesso anno, completando così il Grande Slam, è considerata la massima impresa nel mondo del tennis. La concezione del Grande Slam ha avuto origine tra gli anni ’20 e ’30, ma ha assunto la sua forma attuale nel 1969, quando è stata abolita la distinzione tra tennisti professionisti e dilettanti. In passato, l’Australian Open era considerato il torneo meno prestigioso dei quattro, ma a partire dagli anni ’80, dopo il suo spostamento nell’attuale sede di Melbourne, ha acquisito un’enorme importanza.
Per lungo tempo, l’Australian Open non ha portato molte gioie ai tennisti italiani. Tuttavia, l’edizione del 2024 ha segnato un momento epico con la partecipazione di Jannik Sinner, il giovane tennista altoatesino, il quale ha concluso il torneo con una vittoria eroica.
Ma qual è la storia di questo torneo? Il torneo Australian Open ha origini risalenti al 1905, quando fu istituito con il nome di Australasian Championships, comprendendo competizioni di singolare e doppio maschile. Le donne furono ammesse nel 1922, e nel 1927 il torneo cambiò denominazione in Australian Championships, per poi diventare Australian Open nel 1969.
La sede del torneo ha subito numerosi cambiamenti nel corso degli anni, con due edizioni tenutesi addirittura in Nuova Zelanda nei primi anni del Novecento. Dal 1988, il torneo si svolge presso il Melbourne Park, su campi in sintetico, mentre in passato si disputava su erba in tutte le sedi precedenti. Anche la programmazione temporale delle gare ha subito variazioni nel corso degli anni, stabilizzandosi nel mese di gennaio solo a partire dal 1987.
Prima della Seconda guerra mondiale, i campioni europei e americani partecipavano raramente all’evento australiano a causa delle lunghe distanze da percorrere (il viaggio in nave per raggiungere l’Australia era impegnativo). Dopo il conflitto mondiale, la partecipazione si è gradualmente ampliata, ma fino agli anni ’80, l’Australian Open era considerato il meno prestigioso dei quattro tornei del Grande Slam.
Attualmente, l’Australian Open gode di un alto prestigio e, come gli altri tre tornei del Grande Slam, assicura ingenti guadagni ai tennisti: anche un’uscita al primo turno garantisce un montepremi superiore ai 70.000 euro, mentre il vincitore si aggiudica un premio di quasi due milioni di euro.
I vincitori degli Australian Open
Fino al 2023, si sono tenute 110 edizioni del singolare maschile. Il tennista con il maggior numero di vittorie è Djokovic, che ha conquistato il titolo per 10 volte tra il 2008 e il 2023. Tra le donne, la più vincente è Margaret Court, che ha ottenuto undici vittorie tra il 1960 e il 1973. Per quanto riguarda i giocatori italiani, l’Australian Open ha portato poche gioie. La migliore prestazione nel singolare maschile, prima dell’eccezionale risultato di Jannik Sinner, è stata la semifinale raggiunta da Matteo Berrettini nel 2022. Nel torneo femminile, nessuna italiana è mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale.
I record fatti registrare all’Australian Open
Il torneo australiano ha anche visto tantissimi record che hanno caratterizzato questa competizione, vediamone qualcuno.
Il tie-break più lungo di sempre
Nel tennis, quando sei giochi sono stati vinti da entrambi i giocatori, si ricorre al tie-break, un equivalente dei supplementari nel calcio. In questa fase, il primo giocatore che raggiunge i 7 punti con almeno due di vantaggio sull’avversario si assicura il set. Nel caso del tie-break nel set decisivo, il punteggio necessario per vincere è 10. Gli Australian Open di quest’anno hanno visto un record straordinario: il tie-break più lungo e teso di sempre. Durante il secondo turno del torneo femminile, si è verificato un match tra la numero 3 del mondo e Anna, posizionata al 57esimo posto nel ranking. Con un set a testa e il punteggio del set decisivo a 6-6, la partita si è trasformata in un super tie-break. Dopo 31 minuti di gioco, è stato realizzato il tie-break più prolungato e intenso della storia, con il punteggio finale di 22-20 a favore della sfavorita Blinkova, che ha eliminato la sua più quotata avversaria. Per raggiungere questo risultato, le due atlete hanno dovuto annullare tredici match point, sei per la Rybakina e sette per la Blinkova.
Il match più lungo di sempre degli Australian Open
La partita più lunga (ed estenuante) nella storia degli Australian Open si è svolta durante la finale dell’edizione 2012. In quell’occasione, Novak Djokovic e Rafael Nadal hanno protagonizzato una battaglia memorabile. Gli spettatori hanno assistito a scambi epici e a una resistenza straordinaria da entrambi i giocatori: Djokovic ha prevalso con un punteggio di 5-7, 6-4, 6-2, 6-7, 7-5. La partita ha totalizzato 369 punti, con un tempo di gioco di 5 ore e 53 minuti, dal primo servizio al match point, stabilendo il record di durata per una finale Slam dell’era Open.
Record di vittorie
La storia dei tornei dello Slam si articola in due fasi distinte: una prima in cui la partecipazione era riservata ai dilettanti, e una seconda fase in cui anche i professionisti potevano partecipare, definita era Open.
Considerando entrambi i periodi, la leggenda australiana Margaret Court detiene il primato del maggior numero di titoli agli Australian Open, con un totale di 23 vittorie, distribuite tra singolare femminile (11), doppio femminile (8) e doppio misto (4). Esaminando solo le vittorie nell’Era Open, Martina Navratilova emerge come la più vincente con 12 trofei – tre nel singolare femminile, otto nel doppio femminile e uno nel doppio misto. La tennista con più successi nel singolare femminile nell’Era Open è Serena Williams, con 7 vittorie su 8 finali agli Australian Open.
Per quanto riguarda il circuito maschile, il record di titoli nel singolare appartiene a Novak Djokovic: 9 finali vinte su 9, un percorso impeccabile. Nel doppio, Navratilova detiene il record di vittorie nel femminile, mentre i fratelli Bryan, Bob e Mike, sono i più vincenti nel doppio maschile con 6 titoli.