La primavera non sta portando solamente un aumento delle allergie ma anche un’ondata di infezioni gravi da meningite.
Da un avviso sanitario emesso lo scorso 28 marzo si evince che c’è un aumento di casi di infezione molto preoccupante. Sembra che ad essere colpite maggiormente siano le persone di età compresa tra i 30 e i 60 anni, oltre ovviamente ai fragili e chi ha le difese immunitarie compromesse.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sembra che i casi segnino già un +62, ed è allerta nel mondo scientifico. Ecco cosa sta accadendo.
Pochi giorni fa il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) l’agenzia per la salute americana, ha richiamato l’attenzione su un aumento della malattia meningococcica invasiva negli Stati Uniti. Secondo l’avviso divulgato la colpa sarebbe soprattutto imputabile al sierogruppo Y della Neisseria meningitidis.
Il CDC aveva già segnalato – al 24 marzo – un totale di 143 casi, constatando come rispetto allo scorso anno si era già a un +62 casi. Le parole pronunciate dagli esperti sono abbastanza preoccupanti, infatti il CDC ha dichiarato che “questa variante del sierogruppo Y di Neisseria meningitidis sta colpendo in modo sproporzionato”
Sembra che i soggetti più a rischio, attualmente, siano le persone di età compresa tra 30 e 60 anni, ma anche i neri e afroamericani e persone con HIV.
La meningite, come sappiamo, può innescare sintomi gravi che in alcuni casi possono risultare fatali, soprattutto se non si interviene in tempo. Gli esperti consigliano allora di monitorare alcuni segnali di allarme, perché possono essere confusi con quelli di altre malattie meno pericolose, come l’influenza.
Il CDC avverte che non sempre i sintomi derivanti da un’infezione da meningococco sono immediatamente riconoscibili, anche perché assomigliano a quelli influenzali.
Si dovrebbe prestare attenzione e approfondire col proprio medico se compaiono anche fotofobia o maggiore sensibilità alla luce, ma anche stati mentali confusi e torcicollo, con particolare ampia difficoltà a muovere la testa in avanti e indietro.
La malattia però può progredire rapidamente e diventare pericolosa per la vita, dunque è fondamentale rivolgersi al medico curante in caso di dubbi, in modo da ricevere le eventuali cure necessarie il più tempestivamente possibile.
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