In Italia c’è un’azienda che ha deciso di promuovere la natalità, sostenendo economicamente quei dipendenti che nel 2024 sceglieranno di avere un figlio o di adottarne uno. Ecco di chi si tratta e come funzionerà questo bonus
In una Italia in cui il tasso di natalità si abbassa sempre di più ogni anno e la popolazione media tende a invecchiare irrimediabilmente, c’è chi ha deciso di provare a promuovere le nuove nascite tra i propri dipendenti.
Si tratta dalla Sparco, nota azienda piemontese famosa in tutto il Mondo per la produzione delle sue tute, cinture di sicurezza, sedili e altri strumenti specialistici per auto e veicoli a motore (a lei è affidata, per esempio, la produzione delle tute e delle cinture utilizzate dalla Red Bull e da Max Verstappen, rispettivamente Campioni del Mondo Costruttori e Campione del Mondo Piloti di Formula 1 2023, ndr).
Bonus figli: l’iniziativa Sparco pro natalità
La volontà è quella di iniziare a mettere in atto una serie di progetti che da qui ai prossimi cinque anni possano portare a migliorare il benessere dei propri dipendenti e creare dei meccanismi virtuosi in relazione con il territorio e le realtà locali in cui opera l’azienda.
In questa serie di progetti rientra anche quello che può essere visto come un vero e proprio “bonus figli”, dal momento che Sparco ha deciso di sostenere economicamente chi farà figli nel 2024, ma non solo.
Nel dettaglio, la società piemontese ha fatto sapere di essere pronta a dare un bonus di 3.000 euro lordi a chiunque tra i suoi 1.700 dipendenti sceglierà di fare un figlio o di adottarne uno il prossimo anno.
Un’iniziativa decisamente virtuosa e che merita sicuramente un plauso, dal momento che non si vedono spesso aziende che sostengono la natalità nel Belpaese.
Il bonus figli di Sparco sarà, quindi, un bonus diretto alle famiglie, attraverso lo sfruttamento di nuovi strumenti di welfare individuati nella cosiddetta “parental policy”.
La Sparco è un’azienda formata in prevalenza da dipendenti giovani e soprattutto da donne, caratteristiche che danno ancora maggiore valore a questa iniziativa, la quale potrà avere un impatto effettivo sulla società.
Con un fatturato di 140 milioni registrato nel 2022 e sedi in Tunisia, Spagna e Stati Uniti d’America, Sparco vuole affermarsi come un marchio moderno e all’avanguardia, attento alle esigenze dei propri dipendenti.
A spiegare l’idea che ha portato alla formulazione del bonus figli ci ha pensato direttamente Niccolò Bellazzini, brand manager di Sparco e componente del consiglio d’amministrazione dell’azienda:
“Ho avuto questa idea perché siamo un’azienda molto giovane, con un’età media dei dipendenti sotto i 40 anni e formata per il 60% da donne. Il nostro è un mestiere sartoriale e, nella unit carbonio, anche molto manuale perché richiede mani piccole per fare la laminazione dei pezzi di carbonio. Abbiamo appena depositato il nostro bilancio di sostenibilità e intendiamo implementare il nostro rating Esg. Anche nel management abbiamo un numero elevato di donne, molte sono responsabili di prima linea in posti strategici come il commerciale, il legale, il motorsport, le risorse umane. Ho preso spunto da aziende grandi come la Prysmian, che ha fatto un’operazione analoga a luglio garantendo 5.000 euro ai suoi dipendenti che faranno un figlio”.
Il bonus, come detto, verrà garantito ai dipendenti a partire dal 2024, provando così a generare un impatto positivo sulla prossima annata.