Quando si parla di baseball e di softball si sta indicando lo stesso sport? Non esattamente. Vediamo quali sono le differenze principali tra due discipline sportive molto simili, ma non del tutto uguali e che faranno parte insieme dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028
Il baseball-softball è uno dei cinque sport che il Comitato Organizzatore di Los Angeles 2028 ha deciso di proporre al Comitato Olimpico Internazionale per il suo inserimento nel programma dei Giochi Olimpici che si terranno nella città californiana nel 2028.
Una richiesta che il CIO ha accolto ufficialmente il 13 ottobre scorso, quando ha confermato la partecipazione del baseball-softball alle Olimpiadi che si svolgeranno negli Stati Uniti d’America tra cinque anni.
In questo approfondimento proviamo allora a conoscere meglio queste due discipline. Quando si parla di baseball e di softball non ci si riferisce infatti propriamente allo stesso identico sport.
Il baseball è una delle discipline sportive più amate negli Stati Uniti d’America, oltre che in determinate aree dell’Europa e dell’Asia.
Si tratta di uno sport le cui origini fanno tutt’oggi discutere, dal momento che diverse sono le versioni circa dove sia davvero nato il baseball.
C’è chi afferma che un gioco molto simile al baseball come lo conosciamo oggi fosse praticato in Francia da alcuni monaci già nel 1300, ma c’è anche chi è sicuro del fatto che il baseball sia una variante del rounders, disciplina molto popolare nel Regno Unito e in Irlanda nel corso del 1700 e poi esportata negli Stati Uniti d’America dai colonizzatori britannici proprio verso l’ultimo quarto di quel secolo.
Ciò su cui tutti concordano è, invece, che la prima lega professionistica organizzata di baseball sia nata nel 1875, con il nome di National Association of Professional Base Ball Players.
Le regole del gioco del baseball che siamo abituati a osservare oggi sarebbero invece state stilate nel 1887 a Chicago dal giornalista George Hancock, il quale creò il cosiddetto “baseball indoor” dopo aver visto alcuni sostenitori delle Università di Yale e Harvard colpire un guanto di pugilato con un manico di scopa durante una partita di football americano.
Una storia che, secondo molti, si intreccerebbe a quella del softball, sport considerato un diretto derivato proprio del baseball.
Il termine softball ha iniziato a essere usato a partire dal 1926, quando questa disciplina ha cominciato a diffondersi soprattutto tra donne e bambini.
Baseball e softball possono essere considerati quindi come le due metà di una stessa mela, molto simili, ma non del tutto speculari.
Moltissimi sono, infatti, gli aspetti comuni di questi due sport, ma alcune anche le differenze di cui è giusto tenere conto.
Innanzitutto, in entrambi i casi a scendere in campo durante una partita sono una squadra di difesa e una di attacco, le quali si sfidano in ogni turno, propriamente detto “inning”.
Per essere più chiari: una Squadra A svolge un turno in battuta e una Squadra B in difesa nella prima metà dell’inning, salvo poi scambiarsi di ruoli nella seconda metà.
Ruolo fondamentale è quello del lanciatore, il quale ha il compito di lanciare la pallina verso un battitore, il quale deve invece provare a colpirla direzionandola nel “diamante” (il termine con cui si indica il campo di gioco, ndr).
Sia nel baseball che nel softball, dopo aver colpito la palla in gioco, il battitore deve correre verso la prima delle quattro basi presenti sul terreno.
Ogni battitore è soggetto a un conteggio di strike e ball, dove lo strike si verifica quando il battitore colpisce la palla “in foul” (dietro il diamante, ndr), manca la pallina o la lascia passare attraverso il piatto nella cosiddetta “zona dello strike” senza colpirla (tra le ginocchia e il petto, ndr) e il ball quando il battitore lascia scorrere una pallina che non passa sopra il piatto o è da lui ritenuta troppo alta o bassa.
La somma di tre strike porta all’eliminazione del battitore, mentre quattro ball regalano al battitore il passaggio in prima base (stesso risultato si ottiene se la palla colpisce il corpo del battitore, ndr).
Ogni volta che un battitore completa un giro delle quattro basi, tornando a casa base, segna un punto (modo più rapido per farlo è con un “home run”, ovvero spedendo la pallina oltre le recinzioni in sede di battuta, ndr).
A vincere la partita è la squadra con il punteggio maggiore al termine degli inning di gioco. Un’eventuale condizione di pareggio prevede lo svolgimento di un extra inning.
Vediamo ora quali sono le differenze principali tra il baseball e il softball.
Innanzitutto, il baseball si gioca utilizzando una pallina dura, mentre il softball prevede l’uso di una pallina di un terzo più grande nelle dimensioni, ma anche decisamente più morbida.
A cambiare sono anche le distanze sul campo da gioco.
Nel softball, per esempio, tra una base e l’altra ci sono 18 metri da percorrere, mentre nel baseball questa distanza ammonta a 27 metri.
La misura totale del campo da softball deve essere poi minimo di 68 metri e quella di un campo da baseball minimo 97 metri.
Nel baseball, inoltre, il lanciatore si trova su una sorta di piattaforma rialzata al momento del lancio, il cosiddetto “monte”, mentre nel softball lo stesso lanciatore effettua il proprio movimento da una zona di campo piatta e circolare.
La distanza della pedana del lanciatore nel baseball è di 18 metri, nel softball di soli 12 metri.
Una partita di softball è poi più corta nella durata, in quanto prevede la disputa di sette inning, mentre una di baseball è composta da nove inning.
Per questo, le gare di softball generalmente durano meno di due ore, mentre quelle di baseball tengono impegnati i giocatori in media dalle due ore e mezza alle tre ore.
Tornando all’attrezzatura utilizzata, nel softball le mazze sono sicuramente più leggere e costruite in alluminio o altre leghe metalliche (anche il carbonio, ndr), rispetto alle classiche mazze da baseball in legno (o in fibre sintetiche e resine), di certo più pesanti.
Esistono poi anche delle differenze tecniche tra il softball e il baseball, in particolare per quanto riguarda il lancio (nel softball si esegue dal basso, nel baseball dall’alto, ndr), la battuta (nel softball la posizione di battuta è più avanzata e le braccia del battitore sono più raccolte, ndr) e la rubata.
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