Beppe Vessicchio ha ideato un bellissimo progetto che coniuga musica e vino, con il quale potrà essere rivoluzionato il settore vinicolo.
Dopo un periodo di crisi personale con la musica, durante il quale pensava di aver perso la passione per il proprio mestiere, Beppe Vessicchio ha scoperto l’amore per il vino.
In seguito alla lettura di un articolo riguardante uno studio scientifico in Wisconsin, che sottolineava come alcune vacche producessero più latte se nelle stalle se veniva ascoltata la musica di Mozart, il maestro ha capito davvero la straordinaria capacità della musica.
È stato così che Vessicchio ha deciso di intraprendere, insieme a Riccardo Iacobone, il progetto “Musikè“, che ha lo scopo di ricercare le frequenze armoniche che influenzerebbero positivamente il vino. In questo modo, sono stati prodotti il “Sesto Armonico Montepulciano d’Abruzzo DOC” e il “Sesto Armonico Trebbiano d’Abruzzo DOC“. Ma il progetto portato avanti dal direttore d’orchestra ha anche delle lodevoli finalità sociali.
Riccardo Iacobone e l’enologo Camillo Zulli sono stati i primi a credere nel progetto “Musikè” di Beppe Vessicchio, indagando sugli effetti benefici della musica sul vino. Il luogo prescelto per l’avvio della cantina è stato l’Abruzzo, da sempre terra di uva di qualità pregiata.
Ma qual è la peculiarità del metodo applicato? Dopo la fase delle fermentazione, dal punto di vista chimico non cambia nulla nel vino, ad eccezione dei legami tra le molecole, che hanno natura elettrica. Le onde sonore, che si misurano in frequenza, riescono a interagire con questi legami. Quando c’è equilibrio tra le onde, i legami del vino si trovano nella condizione migliore per una conservazione ottimale e più lunga.
Dopo aver scoperto il successo di questo progetto, lo chef Beppe Sardi ha chiesto a Vessicchio e ad Andrea Rizzoli di “armonizzare” una Barbera delle “Cantine Post Dal Vin” di Rocchetta Tanaro. È nato, così, “Rebarba“, con il quale, grazie all’armonia musicale, sono stati attenuati i tannini e le durezze di questa tipologia di uva. Il risultato è un prodotto molto gradevole, immediatamente fruibile.
Si tratta di una straordinaria testimonianza di come la musica possa avere dei benefici in vari ambiti. Il progetto “Musikè“, tra l’altro è impegnato anche in progetti sociali, sostenendo i giovani musicisti particolarmente talentuosi a perfezionare il proprio percorso di formazione. In futuro, Beppe Vessicchio vorrebbe aprire una cantina in Campania e, allo stesso tempo, sperimentare la tecnica anche sull’olio extravergine d’oliva.
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